Svizzera, il 65esimo viaggio si conclude con emozioni, occhi lucidi e ringraziamenti VIDEO
Svizzera, il 65esimo viaggio si conclude con emozioni, occhi lucidi e ringraziamenti
Da Zurigo e San Gallo è tempo di commiato di quest’altra magnifica esperienza in terra straniera.
Ancora una volta il sogno si è concretizzato grazie agli eoliani sparsi nel mondo ed abbiamo potuto apprezzare la bellezza dei luoghi con tanta passione messa a disposizione dalla famiglie di Claudio Mezteher, da papà Carlos e dalla sorella Cristina, e a San Gallo da Pietro Cappelli e alla pop star eolian-alvetica Pippis G. Mandina che ci ha deliziato con il suo “show” e i regalini sorprendenti nel giorno del compleanno che resterà per sempre indelebile.
Con le loro auto abbiamo percorso chilometri e chilometri per far su e giu’ nelle loro città fino a raggiungere anche mete davvero particolari come il chilometrico Monastero con la Madonna Nera e le montagne di Appenzello.
Un ringraziamento speciale va anche al sindaco di Berg Peter Imthurn che dopo l’esperienza liparota ha voluto onorarci in terra straniera della consegna di una targa per i 53 anni di carriera giornalistica, al “Nonno” del Notiziario, il prof Michele Sequenzia e alla sua dolce metà la signora Barbara che dalla Germania hanno percorso due ore e mezza di auto per salutarci. E’ stato davvero un incontro toccante per un personaggio di 90 anni che è stato il primo opinionista dall’estero che sin dall’inizio della nostra avventura giornalistica si è legato al Notiziario e al giornalista Giovanni Villino di GDS:IT per l'appassionante articolo che ci ha dedicato..
E grazie anche ai nostri sponsor la”Menalda Tours” di Anselmo Urso con il fedelissimo manager Cristian Turcarelli e Francesco Adige di Milazzo.
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E dulcis in fundo lo splendido articolo che il giornalista Giovanni Villino di GDS.it ci ha dedicato:
Nuovo riconoscimento all’estero per il giornalista Bartolino Leone
Il premio non è solo un tributo personale ma un ponte simbolico tra Eolie e Svizzera
Le sue parole hanno raccontato per anni la vita, la bellezza e le contraddizioni delle Eolie. Ora, per il giornalista Bartolino Leone, arriva un nuovo riconoscimento che supera i confini nazionali. A conferirglielo è stato il sindaco di Berg, in Svizzera, Peter Imthurn, che ha voluto premiare il suo impegno con una motivazione dal forte valore umano e professionale: «Per un giornalismo imparziale e spontaneo. Per il servizio reso alle isole Eolie nello spirito di verità, prossimità, autenticità. Per un giornalismo autentico con un’anima in nome di tutti coloro che credono che le belle storie connettano il mondo». Un elogio che racchiude lo stile di Leone, capace di coniugare passione e senso civico in ogni suo racconto.
Dalle Eolie alla Svizzera: un legame nato da un incontro
Il riconoscimento nasce da un incontro fortuito, di quelli che solo le storie vere sanno rendere simbolici. Lo scorso anno, durante l’estate, Peter Imthurn aveva visitato Lipari insieme all’eoliano-svizzero Pietro Cappelli, noto per aver vinto il titolo di panettone più buono della Svizzera. In quell’occasione, i due conobbero Leone, che li intervistò nella sua “casa-redazione” del Notiziario delle Isole Eolie, nel cuore di Marina Lunga. Tra vecchie targhe, fotografie e ricordi, il sindaco svizzero rimase colpito da quel piccolo universo giornalistico che, da Lipari, parla ogni giorno al mondo. E, osservando le tante onorificenze già ricevute da Leone, anche da parte della comunità eoliana di Melbourne, un tempo su iniziativa del direttore del Globo Nino Randazzo e del ristoratore Santino Trimboli, pronunciò una frase che suonava come una promessa: «Se verrà in Svizzera ci sarà un riconoscimento anche da parte mia…».
E così è stato. Pochi mesi dopo, quella promessa ha attraversato le Alpi per trasformarsi in realtà. A Berg, nel cuore della Svizzera, il sindaco Imthurn ha voluto consegnare personalmente a Bartolino Leone una targa simbolica, segno di gratitudine e di amicizia tra due mondi lontani ma uniti dalla forza delle parole. Con un sorriso ironico ma sincero, Leone ha commentato: «È la conferma che non si può essere profeti in patria…». Una frase che racchiude il senso più profondo di questa storia: il valore del giornalismo autentico, quello che nasce dalla passione e non dal clamore, capace di parlare di comunità, di tradizioni e di verità.
Un riconoscimento che unisce due comunità
Il premio a Bartolino Leone non è solo un tributo personale, ma anche un ponte simbolico tra le Eolie e la Svizzera, tra chi è partito e chi è rimasto, tra chi continua a raccontare le proprie radici e chi le riscopre da lontano. Un segno che il giornalismo di prossimità, fatto di volti, di storie e di territorio, può ancora unire il mondo.