Da Freiburg-Germania e da Torino in linea Michele Sequenzia e Daniele Sequenzia 'Buon Natale ed Alleluja'
di Michele e Daniele Sequenzia
- Auguri di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo! Caro Gennaro caro Bartolino,
con i nostri migliori Auguri di Buon Natale e di un Nuovo Anno ricco di successi e soddisfazioni.
Possa essere la libera voce del Notiziario una indipendente scuola per i futuri giornalisti,
uno stimolo per i tanti giovani Eoliani, sempre attenta ai bisogni, aperta al confronto,
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2)Caro Direttore,
con i migliori Auguri a tutta la Redazione, lettori, imprenditori, operatori, operai e studenti.
Sempre libero il "Notiziario" veleggia tra infinite isole e nuovi mari.
Buon Natale!
È nato ! Alleluja! Alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Arriva Natale anche quest´anno , è nato Gesù´: tutti noi ci scambiamo i migliori auguri: Pace e Bene e Felicita´. Natale di gioia e amore.
Tempi lontani, ci si vestiva, ero bambino, con gli abiti "della festa", con Ia migliore camicia, giacca e pantaloni , solo per Natale.
Tutti insieme in Chiesa. Famiglie al completo. Dopo la Messa, ero bambino, con i genitori , si gustavano i biscotti fatti in casa dalla nonna.
Nelle nostre case, non mancava mai il Presepio, con la mucca e l´asinello, il ruscello, preziosi i Re Magi.
Dal latino "praesaepe", cioè greppia, mangiatoia ma anche recinto chiuso dove venivano beni preziosi , custoditi ovini e caprini. Ovunque,in ogni famiglia, nelle piazze e nei vicoli nascevano presepi di ogni tipo.
Tutti a farsi gli auguri. Si uccideva il maiale per fare festa. Almeno tre giorni per preparare il Natale, con ogni ben di Dio, il pranzo doveva esprimere gioia, amore, era sacro. Tutti insieme con tutti i parenti a tavola, giovani, vecchi , con gli zii e i nonni . Ci si ritrovava insieme felici.
Tutti in coro, momento magico..illuminava il Natale...." Tu scendi dalle stelle": l’inno di Natale tradizionale che si cantava dappertutto, anche nelle scuole.
Il clima delle festività si permeava ovunque nei campi, nei boschi, ovunque, come nell’aria e tra la gente, come l’attesa di una vita nuova piena di speranza e di amore tra le persone che si pacificavano. Le famiglie oggi stentano a ritrovarsi . Si stenta a parlare. Non esisteva la televisione. Oggi Natale e´ un enorme mercato di ogni genere, di ogni bene, in ogni continente .
A scuola, ai miei tempi , si imparavano a memoria le poesie di Natale. Si scriveva al Bambin Gesù. Ogni bambino la sua, che veniva segretamente nascosta a Natale , sotto il piatto. Poi arrivavano anche le nostre cuginette che tutti noi amavamo in segreto.
A tavola ci guardavamo negli occhi per stabilire chi poteva cominciare per primo. Si aspettava il momento buono, quando tutti erano presi dalle bontà servite in tavola; scattava il via e subito il primo si alzava in piedi, prendeva la lettera da sotto il piatto e, come se fosse una sorpresa, cominciava a declamarla , tutti in silenzio.
Finito di leggerla, si faceva il giro della tavola partendo dai propri genitori, poi i nonni, cugini e cugine, abbracciandoli per primi e poi man mano gli altri parenti Ognuno ripeteva lo stesso rito ricevendo chi un regalino, chi un soldino di lira, o delle lusinghe per la nostra bravura, elargite con affetto e con amore.
Come con la letterina di Natale, si scriveva anche quella per Capodanno, col solito rito e il solito intento di chiedere perdono per tutte le mancanze dell’anno vecchio e la promessa di essere più bravo e ubbidiente nel nuovo anno.
Nel pomeriggio, tutti al cinema. Oggi danno Walt Disney , "La carica dei 101", fuori programma :" I tre porcellini". I piu´ grandi andavano a ballare. Imperversava il "Trio Lescano" e impazzava Eduardo Spadaro con la sua magnifica. "Firenze"
Tempi passati. Con pochissime occasioni di rivederci. Oggi i nonni sono soli. Non ci sono balere . Oggi si va in vacanza. Le autostrade sono intasate. Gli aerei sono stracarichi. Hotels e ristoranti fanno il pieno a Natale. Chi è solo, resta isolato, abbandonato. Da un Natale di pace e concordia, oggi tutto diventa difficile, rischioso, siamo esposti ad odiosi attentati.
Oggi viviamo male. Natale di tensione, di contrasti, di opposizioni . Anche in Germania , da Colonia a Berlino si festeggia il Natale. Tutti insieme . Si riempiono le chiese. Le citta sono illuminate a giorno. Le famiglie tedesche con i loro figli, vanno a messa, i bambini cantano nei cori delle chiese, tutte a festa. Ma oggi, camminando lungo i mercatini di Natale, ricchi di ogni bene, le strade di accesso sono bloccate, telecamere, posti di blocco, accessi limitati, ovunque la polizia controlla. Si vive nel pericolo. Anche il governo australiano , di Anthony Albanese, per Natale ha imposto nuove restrizioni , chiusi gli accessi, limitati i visti, emanato stretti controlli e indagini.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!