Cenni Storici.

di Lelio Finocchiaro

IL GRANDE SCISMA

Tutti sappiamo che oggi esistono due grandi Chiese cristiane: La Chiesa cattolica d'Occidente e la Chiesa ortodossa d'Oriente.

Che siano due deriva dal fatto che pur rappresentando la cristianità unita, nel 1054 trovarono tante di quelle diversità e tanti di quei motivi di dissenso da portare ad una divisione epocale che prese il nome di Grande Scisma.

Certo le cose non avvennero contemporaneamente e tutte insieme, ma fu un lento digradare verso incomprensioni e attriti, nonché reciproche scomuniche, che ad un certo punto non fu più possibile ricucire.

Negli anni antecedenti, in effetti , il patriarca di Costantinopoli aveva più volte criticato Roma per “avere deviato dalla retta fede”, dando luogo a complicate riforme dottrinali e teologiche che avevano portato a snaturare il credo cristiano e che lui non era disposto ad accettare.

Inevitabile che prima o poi accadesse, come accadde appunto nel 1054, che Leone IX inviasse il suo legato cardinale Umberto di Silvacandida a Costantinopoli per consegnare la bolla di scomunica per Michele I Cerulario (questo il nome del Patriarca) e per chi lo volesse seguire.

Interpretando la scomunica non come personale ma rivolta a tutto il popolo bizantino, però, quest'ultimo reagì con forza disconoscendo da quel momento l'autorità papale negandone il primato.

In realtà bisogna precisare che il “Primato di Roma” era essenzialmente di carattere onorifico.

Il Papa ,infatti, ritenendosi depositario delle chiavi del regno dei Cieli come lascito di Pietro,reclamava la superiorità sugli altri patriarcati (Costantinopoli, Antiochia, Alessandria d'Egitto e Gerusalemme), che insieme davano luogo alla Pentarchia, ma Costantinopoli aveva man mano aumentato la sua importanza da quando proprio lì aveva stabilito la sua sede Costantino il grande. In pratica il Papa era un “primus inter pares”,il che voleva dire solo che se i patriatchi avessero deciso di andare a cena insieme, a lui avrebbero assegnato il posto di capotavola, niente di più.

In quel periodo, originato da una decisione della Chiesa Visigota di Spagna, alle molte controversie esistenti tra le due chiese,come quella dell'uso del pane azzimo nella liturgia orientale e alla pretesa del patriarca di Costantinopoli di essere chiamato “ecumenico” (cioè universale), si aggiunse la controversia del “Filioque”. Naturalmente si potrebbe ricordare il sacco di Costantinopoli ad opera dei crociati latini nel 1204 o la deposizione del patriarca Giovanni Crisostomo da parte dell'imperatore Arcadio e tanto altro ancora, ma la faccenda del Filioque fu la goccia che fece traboccare il vaso.

La Chiesa Occidentale stabilì, infatti, con una decisione non ritenuta canonica in quanto non adottata in un Concilio , che lo Spirito Santo provenisse e dal Padre e dal Figlio, stravolgendo il credo niceno che sosteneva che Padre e Figlio non fossero eterni allo stesso modo e quindi non uguali. Una questione teologica non presa di comune accordo e che i fedeli, non esperti di liturgia e normativa conciliare, si videro calare d'autorità dall'alto, dando luogo ad una interpretazione della Trinità (già complicata per i fatti suoi) che attribuiva allo Spirito Santo quella che veniva avvertita come una vera e propria “doppia paternità”.

Altri piccoli scismi erano avvenuti anche prima del 1054, come ad esempio nel 482 quando L'imperatore Zenone aveva cercato di comporre le divergenze tra monofisiti (che credevano che Gesù avesse la sola natura divina ) e la Chiesa Ufficiale che a Gesù attribuiva sia la natura umana che quella divina. Con qualche difficoltà si erano sempre superate molte divisioni, anche in occasioni di deposizioni di imperatori e patriarchi o lotte fra questi ultimi (famosa quella tra i patriarchi Ignazio e Fozio che era giunto, a sua volta, a scomunicare il Papa).

Come si può intuire non si lottava per ragioni “celesti”, ma per motivi interpretativi e per la voglia di imporre la propria superiorità dottrinale.

In ogni caso da quel momento la Chiesa cattolica d'Occidente e quella ortodossa d'Oriente rivendicarono solo per sé il titolo di “Chiesa una, santa, apostolica e cattolica”.

Nel tempo sono stati fatti vari tentativi per cercare di riunire le due dottrine, come nei concili di Lione nel 1274 e in quello di Firenze nel 1439, le cui decisioni furono disconosciute dal basso clero .

Attualmente, invece, diversi incontri tra i due patriarchi sembrerebbero mostrare l'intento di procedere ad un progressivo ravvicinamento. In questo senso da ricordare la presenza del patriarca ortodosso al funerale di Giovanni Paolo II o l'abbraccio dei due patriarchi a Gerusalemme nel 1964.

Categoria
cultura

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