
Lipari, la giunta Gullo conferisce la "Cittadinanza Onoraria" ai 3 protagonisti della fuga...
Lipari, la giunta Gullo conferisce la "Cittadinanza Onoraria" ai 3 protagonisti della fuga...
A Emilio Lussu, Carlo Rosselli e Francesco Fausto Nitti
Un atto simbolico, ma dal grande significato morale, storico e divulgativo della storia di Lipari.
La Giunta Gullo ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria post mortem a tre protagonisti della storia antifascista che, confinati a Lipari durante il periodo fascista, riuscirono ad evadere nel 1929 e, giunti a Parigi, fondarono il Movimento Giustizia e Libertà.
La storia della nascita nostra Repubblica attraversa le vie di Lipari, grazie alla memoria di quei confinati politici e al loro coraggio.
EMILIO LUSSU, nato ad Armungia (Cagliari) il 4 dicembre 1890 e deceduto a Roma il 5 marzo 1975, è stato un militare e politico italiano, eletto più volte al Parlamento e due volte Ministro; ha partecipato come ufficiale nella prima guerra mondale; nel 1919 fondò, insieme ad altri, il Partito Sardo di Azione, formazione autonomista democratica composta in gran parte di ex combattenti; è stato Deputato nel 1921 e nel 1924; è stato Ministro per l'Assistenza Postbellica nel governo Parri e per i rapporti con la Consulta nel primo governo De Gasperi; fu deputato alla Costituente per il Partito d'azione; è stato anche uno scrittore e le sue opere principali "Un anno sull'Altipiano", "Marcia su Roma e dintorni" e "Sul partito d'azione e gli altri”.
CARLO ALBERTO ROSSELLI, nato a Roma il 16 novembre 1899, è stato un antifascista, giornalista e filosofo italiano; fu il teorico del "socialismo liberale", un socialismo riformista non marxista direttamente ispirato dal laburismo britannico e dalla tradizione storico-politica, italiana e non, del radicalismo liberale e libertario; fu assassinato, insieme al fratello Nello il 9 giugno 1937 a Bagnoles-de-l'Ome, in Francia da un gruppo di cagoulards, militanti dell'organizzazione fascista francese La Cagoule su mandato del regime fascista italiano; Carlo Rosselli, figura di spicco dell'opposizione antifascista, era l'obiettivo principale, ma nell'agguato fu ucciso anche il fratello Nello; ha lasciato numerosi testi di letteratura politica.
FRANCESCO FAUSTO NITTI, nato a Pisa il 2 settembre 1899 e deceduto a Roma il 28 maggio 1974, era nipote dello statista liberale Francesco Saverio; volontario nella Prima guerra mondiale, fu poi tra i promotori dell'associazione studentesca clandestina "Giovane Italia"; partecipò alla guerra civile spagnola; comandante di un battaglione delle Brigate Internazionali; nel 1939, ferito, rientrò in Francia, dove fu internato e Liberato l'anno dopo; arrestato e condannato all'ergastolo nel 1941, per Nitti, nel 1944, comincið il viaggio per la deportazione in Germania. Riuscì a fuggire e tornò combattere sino al termine della guerra. Decorato al valor militare dal governo francese, dopo Liberazione, Fausto Nitti, rientratò in Italia; ha lasciato, sulla Resistenza, numerosi testi.