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L’appello degli abitanti e degli amanti del luogo. Alicudi chiede aiuto: frane e incuria mettono a rischio l’isola siciliana e la sua viabilità

di Salvo Fallica

Alicudi chiede aiuto: frane e incuria mettono a rischio l'isola siciliana e la sua viabilità Nella foto il Porto di Alicudi. L’isola dell’arcipelago delle Eolie si trova a quasi 63 chilometri ad ovest di Lipari, di cui fa parte sul piano amministrativo (Crediti Foto: Getty Images)

Alicudi, isola vulcanica delle Eolie, è un patrimonio naturale, storico e antropologico minacciato dal degrado dei suoi sentieri e gradini in pietra lavica, simboli della sua identità. Frane e mancanza di manutenzione stanno isolando famiglie e compromettendo un delicato equilibrio tra uomo e natura. Gli abitanti e gli amanti dell’isola lanciano un appello urgente per il recupero sostenibile di questo luogo unico

Una storia problematica che riguarda il paradiso terrestre della piccola Alicudi, luogo dalla storia plurimillenaria, originale sul piano geologico, ricco di biodiversità, di storia culturale e antropologica. L’isola è un vulcano spento, sorto circa 150mila anni fa, un sito dove è ancora viva la sperimentazione del rapporto diretto esseri umani-natura. Alicudi sta rischiando di perdere un simbolo storico, naturalistico e di bioarchitettura, una parte importante dei mille gradini che consentono di salire sino alla parte alta del cono vulcanico spento. La piccola isola dell’arcipelago delle Eolie si trova a quasi 63 chilometri ad ovest di Lipari, di cui fa parte sul piano amministrativo. 

Vivono solo un centinaio di persone ed è piena di bellezze naturalistiche suggestive, con un alternarsi di panorami mozzafiato. Nell’isola senza auto si gira con asinelli e a piedi. Più in alto si sale, camminando lungo i gradini di pietra lavica che portano sui pendii, più profondo ed intimo è il silenzio, si sperimenta una dimensione di meditazione interiore e filosofica. Spettacolare è la visione del cono vulcanico di Alicudi che si erge sul Mar Tirreno.

L’allarme sulle condizioni degli storici gradini e dei sentieri
Si comprende ancor meglio quanto sarebbe grave, da molteplici punti di vista, la perdita dei gradini e dei sentieri. I gradini sono in buona parte dissestati, e non è tutto. Diverse zone di Alicudi sono isolate per via delle frane lungo i sentieri. Vi abitano famiglie che protestano. Ed è evidente che con la stagione invernale, venti intensi e piogge, le preoccupazioni aumentano. Gradini e sentieri potrebbero subire altri gravi danni. A lanciare l’allarme non sono solo alcuni abitanti dell’isola ma anche degli appassionati che per mesi interi vengono a vivere ad Alicudi in un rapporto armonico e sinergico con la Natura, lontano dalle aree metropolitane e dai molti servizi avanzati offerti da città e paesi della terra ferma. La voce della protesta Mauro Cresti, un toscano appassionato di Alicudi, che conosce molto bene l’isola, ha affermato sul Notiziarioisoleolie.it: «Noto un completo disinteresse per l’intera rete della viabilità. State e stiamo perdendo lentamente i famosi e preziosi gradini di Alicudi e la stessa cosa vale quando i gradini diventano in quota dei sentieri. 

Questa è la situazione che di anno in anno ho visto degradare sempre di più e mi permetto di ribadire che non ne sono affatto contento». Le proteste riguardano lo stato di carenza di manutenzione e la necessità di interventi di recupero e di restauro. È ovvio che il tutto va fatto in pieno rispetto della natura e della storia ambientale, servono interventi di bioarchitettura, usando materiali legati alla natura dei luoghi. È una battaglia di civiltà e di rispetto della geodiversità e della biodiversità salvaguardare un patrimonio unico e sui generis quale Alicudi. È un simbolo del Mediterraneo e del Pianeta Terra. Alicudi “aspra e selvaggia”.(corriere.it)

Categoria
cronaca

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