Ginostra, la Chiesa di San Vincenzo ha riaperto i battenti..

di Peppino Mirabito

Ginostra è in festa!

L'arrivo dell'Arcivescovo è salutato dal suono festoso della campana, donata qualche anno fa dal sig. Tonino Criscillo.

E la Chiesetta dopo anni di abbandono ha riaperto i battenti per la gioia dei fedeli.

Al termine di questa Santa Eucaristia, nella quale abbiamo elevato al nostro Dio, il sommo grazie per i suoi innumerevoli benefici; è più che doveroso esprimere la gratitudine al nostro Arcivescovo per essere oggi quì; alle gentili autorità civili e militari oggi presenti, a quanti vivono in questo piccolissimo luogo delle nostre Eolie, ed a quanti in ogni modo, hanno reso possibile il restauro "Ab imis fundamentis" della Chiesetta che i nostri avi vollero dedicare a Gloria di Dio, impetrando la preziosa intercessione di San Vincenzo Ferreri.

Preparando, insieme a Padre Emilio ed a quanti hanno collaborato (da Ginostra, da Stromboli, da Lipari) per questo storico ed atteso appuntamento, mi sono interrogato su quando qui a Ginostra, è stato edificato il primo luogo di culto cristiano.

La risposta, grazie ai tanti documenti presenti nell'archivio vescovile, ve la sottopongo. Così si legge in uno dei tanti documenti racchiusi nei faldoni: «Nel 1615, per ordine del Vescovo Mons. Alfonso Vidal si eresse nell'Isola di Stromboli un modesto oratorio dedicato a San Vincenzo Ferreri».

La devozione a questo santo spagnolo era stata introdotta a Lipari, nella località di "Canneto di dentro", dal Vescovo Mons. Giovanni Mendoza Gonzales nel 1592. Il primitivo luogo nell'isola di Stromboli, ben riparato e di difficile accesso ad eventuali aggressori esterni, fu l'elevato timpone di Ginostra. Nel 1771, crescendo il numero degli abitanti della piccola frazione stromboliana, nel siti dove 156 anni prima era sorto il primitivo luogo di culto, venne edificata una Chiesa dedicata sempre al Santo frate Domenicano.

Questo Tempio, l'Arciduca Salvatore d'Austria, lo ritrasse, giungendo la prima volta nelle Eolie nel 1868. La forte esplosione dello Stromboli dell'11 settembre del 1930, rimasta nella storia come una delle più memorabili, mise a dura prova l'edificio: si venne a creare una fenditura sul fianco del vulcano. Il sig. Tonino Criscillo, morto 2 anni fa (quasi centenario) tanto si adoperoʻ per questo luogo che volle anche dotare di una nuova Campana, mi raccontava che gli abitanti della piccola frazione, non si trovavano in casa quando, conseguente la notturna esplosione, il giorno successivo disseminoʻ cenere gas e lapilli infuocati su l'abitato.

Tutti, dopo le Esequie di una giovane ragazza, erano al Cimitero per l'associo. In quel non trovarsi nelle proprie abitazioni, videro una particolare protezione di San Vincenzo. La lignea Statua, che ancora si conserva nel coro di questa Chiesa, fu subito portata per i sentieri del borgo marinaro, invocandone il patrocinio. Una rara foto, ritrae tutta la popolazione intorno all'Effige del loro Patrono. Iniziarono i lavori per il rifacimento della Chiesa che noi abbiamo conosciuto. Memoria, gelosamente custodita, fa riferimento ai ginostresi che, a conclusione della Messa domenicale, si prodigavano tutti (dai più piccoli agli adulti) nel "dare una mano", per la sistemazione della "loro" Chiesa.

Lavori terminati nel 1940, grazie ad un cospicuo contributo, frutto della generosità di emigrati ginostresi, abitanti a Brooklin negli stati uniti, come riportato in una epigrafe collocata sulla porta d'ingresso della Chiesa. In seguito poi, alla ulteriore esplosione del 3 luglio 2019, nella quale perse la vita un escursionista di Pace del Mela, giunse il presidente della Regione On. Musumeci con la protezione civile e le tante autorità locali, provinciali, regionali, nazionali. Concluso il tavolo tecnico presso un noto ristorante, il Presidente da alcuni locali cittadini, venne, condotto in Chiesa. Entrando nei locali fatiscenti della piccola attigua foresteria, resto colpito dello stato di degrado in cui versava. Promise che si sarebbe interessato.

Non restarono solo parole dettate dalla circostanza. Si trovoʻ una via percorribile e grazie al canale della Protezione Civile, la progettazione venne avviata, alla quale seguirono i lavori. L'espressione chiave di tutto, da cui si sono mossi i primi passi nel trovare un finanziamento e, ben evidenziata nei tanti documenti prodotti, è questa: "Il luogo, restando usualmente adibito al culto, accoglierà la popolazione al verificarsi di eventi calamitosi". Ritroviamoci sempre, specialmente come oggi, a celebrare l'Eucaristia (prendendo esempio dai Ginostresi che nel tempo si sono succeduti). Amiamo questa Chiesa e mettiamoci a servizio gli uni, gli altri perchè anche a Ginostra si dilati sempre più il regno di Dio: regno di giustizia, di verità, di pace, di santità.

Categoria
religione

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