Prima Pagina: Microstati di Francesco Biancheri
Prima Pagina: Microstati
di Francesco Biancheri*
Mi sono sempre piaciuti i microstati. Nella mia collezione ho lo Stato della Città del Vaticano, di diuturna
frequentazione, il Principato di Monaco, Il Sovrano Militare Ordine di Malta. Singapore. Mi mancano ancora Andorra e San Marino e poi quel micro-micro Stato di Sealand, nonché il leggendario Principato di Seborga , una cittadina Ligure che per errore non fu annessa ufficialmente al Regno d’Italia e che vive uno strano limbo giuridico diviso tra Italia e Principe di Seborga. Hanno un loro fascino questi luoghi fuori dal mondo. A San Marino ci sono i “ Capitani di Castello” , il “Consiglio Grande e Generale”, gli “Eccellentissimi Capitani Reggenti “, Andorra è governata dal Vescovo e Sealand è una ex piattaforma militare dove uno strampalato Inglese ha proclamato il suo Stato
indipendente dalla Corona . Storie di altri tempi. Per pochi mesi , al largo della costa Adriatica c’è stata anche “ l’isola delle rose” Una piattaforma costruita da un Ingegnere con velleità in indipendentistiche . Il mare ne fece giustizia o vendetta. Hanno questi luoghi il fascio di altri tempi, con i loro riti antichi. Alcuni come il Vaticano o l’Ordine di Malta sono anche delle potenze politiche , altri esprimono la tradizione delle antiche democrazie. Alcuni sono Stati da operetta. Apprendo ora di un’aria secessionista nel mare delle Eolie. Non uno Stato , ma un Comune nuovo chiede di nascere tra le onde, come Venere nacque da quelle Greche, celebrata dal Foscolo. Forti sono le ragioni giuridiche a cui i secessionisti si riferiscono, ma temo debole e breve il futuro, un po' come la Repubblica Rossa di Caulonia, nata dallo scontento dei contadini e stroncata dalla repressione dello Stato.
Centocinquanta anime non posso fare un Comune moderno, che deve fornire servizi variegati e complessi, contare su un gettito erariale certo e non basato su una economia stagionale e fortemente parcellizzata, o sulle “tasse di sbarco“ che sono un balzello più che una tassa, con una età media della popolazione relativamente alta e con problemi non indifferenti di gestione di un territorio su cui insiste un vulcano attivo, e senza quel minimo di struttura di welfare che ci si aspetta da un Ente Locale di tal nome degno. Forse bisogna andare a fondo alle motivazioni di questo movimento secessionista e cercare di capire se non vi sia uno stato di disagio rispetto alle attese che si riponevano nei confronti del Comune governante, fare un esame di coscienza collettivo e verificare se verso le “periferie” delle isole lontane, quale Stromboli
è, sia stato fatto bene e abbastanza. Nessuno e perfetto, e la figura del “ Sindaco Santo” non c’è mai stata. Il Papa ha canonizzato persino un Rom, ma non c’è traccia di un Sindaco Santo, neppure Giorgio La Pira lo è. Un motivo ci sarà. Quindi forse occorrerà andare in questa direzione, in quella del confronto, anche conflittuale se serve, ma che potrà dare risultati, piuttosto che verso la profusione di un impegno ad ottenere , con molti dubbi di riuscita, un risultato il cui epilogo sarà un rimedio peggiore del male.
*Statalista per convinzione
---Lipari, Annamaria Stefani si è laureata all’Università Lumsa di Roma in scienze della comunicazione, marketing e digital media discutendo la tesi su “L’efficacia delle promozioni digitali nel settore del turismo eoliano” con 106/110.
Alla neo dottoressa Annamaria, ai genitori Cettina Leone, Gimmi Stefani ed ai nonni auguri e congratulazioni dal Notiziario delle isole Eolie