Milazzo, pesca illegale: maxi operazione della guardia costiera
Si è conclusa l’operazione “Ultimo Sole”, condotta dalla Guardia Costiera del Compartimento marittimo di Milazzo con la supervisione della Direzione Marittima di Catania e la collaborazione della Sea Shepherd Italia Onlus, finalizzata al contrasto della pesca illegale e alla tutela dell’ambiente marino.
L’attività ha interessato in particolare le acque di tutto il compartimento milazzese, con focus particolare sulle aree orientali delle Isole Eolie e quelle a largo di Sant’Agata di Militello, frequentemente interessate dall’utilizzo illecito dei dispositivi di aggregazione per la pesca (FAD), impiegati per attirare specie come la lampuga (Coryphaena hippurus). Si tratta di sistemi artigianali composti da bottiglie o taniche di plastica, teli ombreggianti e lenze ancorate con massi spesso privi di segnalazione e non recuperati dopo l’uso, con gravi effetti sull’ecosistema marino.
In Italia sono presenti alcune imbarcazioni autorizzate all’utilizzo di queste attrezzature, normalmente composte da materiali preferibilmente biodegradabili e marcate con segni distintivi. Tuttavia l’effetto attrattivo verso la specie target è talmente efficace che in moltissimi si adoperano, illegalmente, per posizionare in mare quanti più FAD artigianali possibili, per poi non recuperarli più. Secondo stime scientifiche, nel solo tratto di mare antistante la Sicilia settentrionale sarebbero stati posizionati ed abbandonati oltre 1 milione e mezzo di FAD negli ultimi 50 anni, contribuendo in modo significativo all’inquinamento da plastica.
Nel corso delle attività operative, sono state impiegate unità navali del Compartimento Marittimo di Milazzo, la Nave Corsi CP 906 della 6^ squadriglia navale della Guardia Costiera di Messina, un elicottero AW139 del Nucleo Aereo di Catania e la nave Sea Eagle di Sea Shepherd Italia. Le operazioni in mare, condotte su fondali tra i 1.200 e i 1.400 metri, hanno permesso di mappare e rimuovere numerosi FAD illegali, per un totale di circa 130 kg di materiali, tra cui quasi 11.000 metri di filo in polipropilene non biodegradabile, teli ombreggianti e taniche contenenti residui di oli e sostanze chimiche.
Tutti i materiali recuperati sono stati trasferiti a terra nel porto di Milazzo e sottoposti a sequestro, nel rispetto delle normative vigenti in materia. L’operazione, di forte valore simbolico e ambientale, testimonia l’impegno costante della Guardia Costiera nel contrastare le attività illecite in mare e nel proteggere l’ecosistema marino, grazie anche alla sinergia con organizzazioni impegnate nella salvaguardia del mare, come Sea Shepherd Italia.