Mafia, La Dia di Messina sequestra beni per un milione a due fratelli messinesi

La Dia di Messina sta eseguendo decreti di sequestro, emessi dalla sezione misure di prevenzione del tribunale, nei confronti dei fratelli Antonino e Salvatore Lipari, già condannati per associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti, i due avrebbero accumulato un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, frutto delle attività illecite svolte. Il sequestro ha riguardato 3 appartamenti e un box a Messina e provincia, un esercizio commerciale in pieno centro cittadino formalmente intestato alla madre dei Lipari. Sono stati inoltre sequestrati rapporti finanziari prevalentemente costituiti da buoni fruttiferi postali. Complessivamente sono stati assicurati all’Erario, tra immobili, aziende commerciali e rapporti finanziari, beni per un milione.

“SORPRESI A RUBARE RAME IN UN’AZIENDA. QUATTRO CATANESI ARRESTATI DAI CARABINIERI.
RECUPERATA LA REFURTIVA E UN’AUTO RUBATA UTILIZZATA DAI MALVIVENTI”

I Carabinieri delle Compagnie di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo hanno arrestato in flagranza, per “furto aggravato in concorso”, quattro soggetti provenienti dal catanese, due dei quali già gravati da precedenti di polizia.

In particolare, l’arresto è maturato nel corso delle ricerche che la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto aveva diramato alle proprie pattuglie e quelle dei Comandi limitrofi per rintracciare un’autovettura, di cui era stato segnalato il furto nella zona di Santa Lucia del Mela (ME). 
Nella circostanza, proprio in quest’ultimo Comune, un equipaggio della Sezione Radiomobile di Barcellona Pozzo di Gotto e una pattuglia della Stazione di Montalbano Elicona (ME) hanno individuato e bloccato tre soggetti che si trovavano nelle pertinenze di un’azienda di installazione di impianti elettrici, intenti ad asportare dei cavi di rame in parte già caricati a bordo di un’autovettura noleggiata a Catania.

Contestualmente, nel Comune confinante di San Filippo del Mela (ME), un equipaggio della Sezione Radiomobile di Milazzo e una pattuglia della Stazione del luogo hanno invece intercettato il veicolo di cui era stato segnalato il furto poco prima, sorprendendo a bordo un quarto soggetto, nonché altri cavi di rame asportati verosimilmente in precedenza proprio presso la stessa azienda.

Gli accertamenti eseguiti nell’immediatezza hanno infatti consentito di ricondurre allo stesso episodio criminoso tutti i soggetti fermati, che sono stati quindi dichiarati in arresto e associati presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’arresto - che ha consentito di recuperare circa 800 metri di cavi in rame, del valore complessivo di circa 5.000 euro - si inquadra nell’ambito della recente intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Messina nell’area in argomento, per prevenire e contrastare ogni forma di reato predatorio anche a beneficio della sicurezza percepita dai residenti del luogo. 

Categoria
cronaca

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