Lipari, all'ospedale ispezione del presidente Calderone 'e quante criticità...'

di Tommaso Calderone*

Alla c.a. Presidente della Regione Sicilia On. Renato Schifani - Assessore della salute Dott.ssa Daniela Faraoni

OGGETTO: Richiesta    di    intervento    immediato    per    le    gravi    disfunzioni    e    carenze    
strutturali    dell'Ospedale    di    Lipari.

Sono     pervenute    al  sottoscritto    Presidente alcune notizie che ritraggono  un  quadro  di  estremo allarme riguardo     l'operatività  dell'Ospedale  di  Lipari, presidio  cruciale per l'intero  arcipelago eoliano.

Le  criticità   segnalate,  verificabili  tramite una semplice  ispezione, delineano un'emergenza  sanitaria che  compromette il     diritto fondamentale  alla salute  di  una popolazione  già  svantaggiata dalla  condizione  insulare. 

Il  deficit di funzionalità  del nosocomio si manifesta in  maniera  drammatica nella    progressiva  contrazione    dell'offerta    ospedaliera    e    nella    carenza    di    organico    qualificato:
Sospensione    chirurgica    e    ortopedica:    La    Chirurgia    è    ridotta    all'osso,    con    la    disponibilità    
di    un    solo    posto    letto    a    causa    di    lavori    in    corso.    
La    situazione    è    aggravata    dall'assenza    di    specialisti    essenziali,    come    l'ortopedico,    il    cui    
trasferimento    non    è    mai    stato    compensato.

Ridimensionamento    dei    Reparti:    Il    Reparto    di    Medicina/Lungo    Degenza    opera    con    una    
capacità    limitata    a    8    posti    letto    (anziché    i    14    previsti).    
La     Pediatria     è     stata     drasticamente     ridotta     a     due     posti     letto,     allocati     all'interno     della    
stessa     area,     a     discapito     della     sicurezza     e     della     specializzazione e     l'unica     camera    
iperbarica    dell'Asp,    fondamentale    per    le    emergenze    subacquee    e    insulari,    sembrerebbe
inutilizzabile    da    tre    anni.

Si    registra    inoltre    una    obsolescenza    tecnologica    e    diagnostica    insufficiente
Il    gap    tra    l'attrezzatura    disponibile    e    gli    standard della    medicina    moderna    è    inaccettabile    
e    generalizzato:
Strumentario     chirurgico     superato: nelle     sale     operatorie     è     ancora     in     uso    
strumentazione    risalente,    in    alcuni    casi,    al    1989.    manca    totalmente    l'equipaggiamento    
per    la    chirurgia    laparoscopica,    oggi    riconosciuta    come    metodologia    gold    standard.
Diagnostica     limitata: la     risonanza     magnetica     (rmn),     sebbene     in     fase     di     ripristino     o    
addestramento     del     personale,     è     un     apparecchio     datato     che     permette     solo     esami    
articolari    e    ossei.    non    è    quindi    in    grado    di    eseguire    la    diagnostica    RMN    per    aree    vitali    
come    addome,    encefalo    o    torace,    obbligando    i    pazienti    a    viaggi    e    disagi    per    ricevere    le    
cure.

Ancora     va     evidenziata     la     problematica     relativa     alla     soppressione     della     Ginecologia     e    
quindi    la    mancata    prevenzione
La    chiusura    del    punto    nascita    e    del     reparto    di    ginecologia    ha    lasciato    un    ambulatorio    
strutturalmente     inadeguato     e     infatti     l'Ambulatorio     specialistico     è     sprovvisto     di    
strumentazione    diagnostica    fondamentale,    in    particolare    colposcopio    e    isteroscopio.
Tale     carenza     costringe     a     indirizzare     le     utenti     altrove     anche     per     la     prevenzione    
oncologica     e     per    la     gestione     di     patologie     ginecologiche    minori,     vanificando     di     fatto    il    
servizio    in    loco.
Sarebbe auspicabile che tali criticità venissero adeguatamente considerate e affrontate
nell’ambito della nuova riforma della rete ospedaliera regionale, che non può limitarsi a
rappresentare “enfaticamente” un mero contenitore di stime teoriche difficilmente attuabili
nella pratica per una serie di evidenti ragioni strutturali.

Pertanto, qualora quanto riferito allo scrivente trovasse pieno riscontro, evidenziando così un
grave stato di carenze strutturali e di personale, si ritiene indispensabile un intervento deciso
e tempestivo e a tal fine, si chiede con la massima urgenza agli organi in intestazione, di
adottare ogni opportuna iniziativa nell’ambito delle rispettive competenze, e di comunicare se
la dirigenza generale dell’ASP abbia provveduto a informare l'     Assessorato     delle     gravi    
carenze    di    cui    sopra    e    quali    misure    ha    adottato    per    determinarne    la    risoluzione.
In attesa di riscontro saluto cordialmente

*Presidente della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità 

Categoria
politica

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