Isole di Sicilia, lo Stato ha ceduto alla Regione le tratte marittime. Le reazioni di Del Bono e Calderone

Dopo decenni di disservizi e frammentazione, lo Stato italiano ha ceduto alla Regione Siciliana la gestione diretta delle tratte marittime verso le isole minori. Una decisione che segna un passaggio epocale per la mobilità insulare e apre scenari inediti per il futuro delle Eolie, Egadi, Ustica, Pantelleria e Lampedusa.

A partire da ottobre, tuttavia, le corse potrebbero subire una drastica riduzione del 50%, sollevando timori di isolamento per le comunità locali. L’assessorato regionale ha già avviato un avviso pubblico per riorganizzare il sistema dei collegamenti, con l’obiettivo di renderlo più efficiente e aderente alle esigenze dei residenti e dei turisti.
«È una sfida che richiede visione, investimenti e ascolto del territorio», affermano i sindaci delle isole, che accolgono la notizia con un misto di speranza e preoccupazione. La gestione regionale potrebbe portare a soluzioni più mirate, ma resta il nodo delle risorse economiche e della burocrazia.

Nel frattempo, è stata sospesa l’entrata in vigore degli aumenti tariffari previsti per maggio 2025, grazie a un accordo tra Regione e Ministero delle Infrastrutture.
Le isole di Sicilia, da sempre dipendenti dai trasporti marittimi per beni, servizi e sanità, attendono ora risposte concrete. 

L'intervento del presidente di Federalberghi

Isole di Sicilia: trasferimento delle tratte statali alla Regione Siciliana, massima attenzione di Federalberghi

Apprendiamo dalla stampa che starebbe prendendo corpo l’ipotesi di un trasferimento delle tratte marittime statali alla Regione Siciliana, una notizia già circolata lo scorso aprile e sulla quale Federalberghi Isole di Sicilia si era così espressa:
“Si tratta di un passaggio delicato, che richiederà garanzie chiare e vincolanti sulla quantità, la qualità e la sostenibilità dei servizi offerti.

Per questo chiediamo con forza che il tavolo tecnico previsto coinvolga attivamente le rappresentanze istituzionali locali (in primis i sindaci) e le associazioni di categoria, al fine di assicurare soluzioni condivise e aderenti ai reali bisogni delle comunità insulari.
Le nostre isole minori non possono più permettersi decisioni calate dall’alto: servono programmazione, ascolto e visione strategica, per garantire finalmente servizi certi, tariffe eque e sviluppo sostenibile.”

“Oggi – ribadisce Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole di Sicilia e Isole Eolie – alla luce del dibattito in corso e constatata la mancata istituzione di un tavolo di confronto, confermiamo con fermezza le nostre preoccupazioni: ogni trasferimento di competenze deve essere preceduto da un confronto serio e strutturato con i sindaci e con le associazioni di categoria, affinché la qualità e la quantità dei servizi rimangano adeguate alle reali esigenze delle comunità.”
Federalberghi ritiene inoltre imprescindibile la definizione di modalità di interlocuzione più efficaci e strutturate con i territori, troppo spesso bypassati da decisioni e allocazioni di risorse che non hanno risposto ai bisogni concreti. Ne sono esempio la disparità creata tra dipendenti pubblici e privati o l’introduzione di biglietti gratuiti per alcuni utenti, anziché prevedere abbonamenti equi e sostenibili per i pendolari.

Va infine ricordato che la convenzione statale disciplina le cosiddette tratte “essenziali”, che negli ultimi anni sono state oggetto di tagli ingiustificati e in contrasto con la finalità delle norme così come di aumenti tariffari insostenibili, scaricati su cittadini e imprese per compensare i maggiori costi del servizio. Ci aspettiamo che, in questa prospettata riunificazione dei servizi, le tariffe vengano riportate ai livelli regionali e che le corse soppresse vengano prontamente reintegrate.
Le isole minori hanno bisogno di certezze, programmazione e di un modello di mobilità realmente inclusivo, capace di garantire pari diritti ai residenti e nuove opportunità di sviluppo al tessuto economico e turistico.

di Tommaso Calderone*

Oggetto: NOTA STAMPA: Gestione tratte marittime verso le isole minori
Si apprende la notizia della cessione da parte dello Stato in favore della Regione
Siciliana della gestione diretta delle tratte marittime verso le Isole minori.
Auspichiamo che tale iniziativa possa costituire un primo passo verso la risoluzione di
una problematica grave e complessa, quale il trasporto verso le isole minori.
Infatti, da quanto è dato sapere, i collegamenti di continuità fra la Sicilia e le Isole
minori sono regolati da una convenzione fra il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti e la società SNS SCpA. Detta richiamata convenzione prevede che, ogni tre
anni, si proceda alla verifica delle condizioni di equilibrio finanziario, il cui mancato
rispetto potrebbe condurre alla riduzione delle attività sovvenzionate, alla rivisitazione
degli assetti nautici ed alla modifica delle tariffe.

Posto che in esito al primo periodo di regolazione, valevole per il triennio 2016-2019,
era seguito un procedimento di riequilibrio dal quale era emerso un deficit economicofinanziario pari a 18 milioni di Euro, per questo motivo venivano individuate delle
misure di ripiano.
Purtuttavia, ancorché operative dette misure, si registrava un’ulteriore fase di
disequilibrio tale da condurre ad un successivo deficit pari a 38,6 milioni di Euro.
È sulla scorta di dette ragioni che il MIT e la Regione Siciliana hanno deciso di
trasferire la titolarità della convenzione alla Regione Siciliana con l'obiettivo di rendere
più efficienti i servizi esistenti.
Si è venuto a conoscenza che vi sarebbe, per ovviare al problema deficitario, un
probabile aumento delle tariffe con riduzione di alcuni servizi nonché di riduzioni sui
CCNL del personale.

Risulta, peraltro, che entro il corrente mese di settembre, dovranno essere completate
tutte le fasi per condurre alla modifica della convenzione, fra cui rileva la
predisposizione dei report di vigilanza sui servizi in convenzione (effettuati nel 2024-
2025) a cura della regione Siciliana, oltre ad un dettagliato report con l’evidenza dei
relativi effetti economici sul deficit registrato.

In attesa degli opportuni approfondimenti, monitoreremo con attenzione l’evolversi
dell’iter amministrativo della cessione anche - e soprattutto - al fine di evitare che
l’iniziativa assunta non comporti riduzione del servizio in termini di numero di corse e
aumenti dei prezzi.
A tal fine prenderemo in considerazione di convocare in audizione l’Assessore
Regionale alle Infrastrutture, nonché il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – sen.
Salvini – al fine di ottenere chiarimenti sulla vicenda de qua. 

*Presidente della commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità Pres. 

Categoria
politica

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