Da Torino in linea Daniele Sequenzia. L'astronauta siciliano Luca Parmitano
di Daniele Sequenzia
Caro Direttore,
le nevi eterne si stanno sciogliendo al sole. Spariscono i ghiacciai. Le coste dei mari si riducono, crollano, sempre più fragili.
Anche gli oceani si stanno riscaldando.
Le prossime estati saranno torride. Gran parte dell'aria è inquinata. Scoppiano forti temporali, i fiumi di acqua travolgono ogni cosa.
Le grandi aree urbane e industrializzate producono un dannoso inquinamento di biossido di azoto, che viene direttamente immesso nell'atmosfera.
Molte acque sono imbevibili. Stanno aumentando molte malattie.
Cresce il numero delle automobili che inquinano ovunque.
I gas di scarico rappresentano la fonte principale di velenosi gas di ossidi di azoto. Trasportati dai venti si posano su tutto il vivente.
Siamo immersi nelle precipitazioni acide , mari , monti, laghi, fiumi e pianure ne soffrono, con il continuo e progressivo deperimento e morte degli alberi.
Sono tutte sensazioni dell'astronauta siciliano dell’Agenzia Spaziale Europea, Luca Parmitano.
Protagonista di diverse missioni spaziali, è il primo italiano ad effettuare un’attività extraveicolare nello spazio, con un record di 6 ore e 7 minuti di passeggiata spaziale.
È anche il primo italiano a essere stato al comando della Stazione Spaziale Internazionale (SSI).
Luca Parmitano racconta: " dall'alto, mentre attraversiamo l'Africa e l'Asia, si avverte che siamo gli unici esseri viventi, nel vuoto cosmico, di mondi disabitati."
Si percepisce la creazione divina e la fragilità della Terra, i danni di continue guerre e si sta male.
“Ti rendi conto che quello che hai visto fino a questo momento della Terra è solo una piccolissima parte di un magnifico, unico sistema vivente" .
Dallo spazio “si avverte il pericolo che corriamo tutti noi terrestri , se non cerchiamo di proteggere con nuove leggi, i delicati sistemi viventi".