Da Freiburg-Germania in linea Michele Sequenzia. ' La Torre dei Conti'
di Michele Sequenzia
Caro Direttore,
apro la Tv e vedo due “vigili del fuoco”, che, in pieno centro di Roma, a due passi dal “Maestoso Altare della Patria”, passo dopo passo, si arrampicano cautamente lungo i muri di una antica torre medioevale , come sospesi su una scala in equilibrio nel vuoto
a 20metri dal suolo, incerti, tentano di entrare all'interno, per una finestrella assai stretta.
Improvvisamente si assiste al crollo della Torre, succede l'inferno, nubi di polvere, cade di tutto , un botto sembrano fiamme,
seguito da una enorme caduta di mattoni sbriciolati e massi che rotolano al suolo.
Altri vigili del fuoco e altri operai sono rimasti intrappolati dentro le macerie della Torre. Si salvano per miracolo.
Muore soffocato l'operaio Octay Stroici.
Si tratta della Torre dei Conti, costruita nel 1203 da Papa Innocenzo terzo.
Tempi in cui i Papi costruivano per la loro difesa , residenze fortificate, solide Torri. Quella dei Conti venne anche ampliata nel medioevo, come residenza fortificata della famiglia, dei Conti di Segni, arrivando a un’altezza stimata tra i 50 e i 60 metri.
Per la sua imponenza venne anche definita Torre Maggiore e il poeta Francesco Petrarca la chiamò "quella torre unica al mondo".
La costruzione era stata poi "ridotta" fino ad arrivare agli attuali 29 metri.
Il professore di restauro architettonico Michele Zampilli, commenta a caldo:" La Torre dei Conti, da tempo edificio vuoto, non aveva guardiani, praticamente da sempre abbandonata.
Probabilmente da parecchi decenni anni di "abbandono", l'incuria ha favorito indebolimenti e fratture con infiltrazioni di acque piovane, come la crescita di piante infestanti, tutte cause di pesante degrado.
"Proprio per questo il suo "restauro" la Torre ha avuto un finanziamento da 6 milioni e 900mila euro, uno dei più importanti di tutto il progetto ‘Caput Mundi', che stanzia complessivamente 500 milioni del Pnrr per il patrimonio monumentale di Roma e del Lazio.
Per cosa farsene?
Il Prof. Michele Zampilli continua:" Ma molti degli interventi di restauro anche più recenti non sempre sono stati adeguati al contesto della Torre, e all'età della vecchia Torre, che nel corso degli anni ha subito vere e proprie aggressioni, violenti, pericolosi, cambi di uso. Benito Mussolini, il Duce, assai poco competente, non sapendo cosa fare, aveva donato l'edificio alla Federazione Nazionale Arditi d'Italia.
Cosa ne hanno fatto gli “Arditi”, per le loro adunanze fasciste, resta da sapere.
Caduto il fascismo e alla fine della seconda guerra, nel 1945, nuovamente nessuno, nemmeno il governo democristiano, sapeva cosa farsene, la Torre, venne tranquillamente ridotta a "servizio comunale" che ha ospitato vari uffici pubblici del Comune di Roma.
In sintesi: edificio storico di rara importanza culturale, da decenni violentato, inutilizzato, sprecato e maltrattato.
Una amministrazione romana, di assai scarsa cultura, di scarso interesse, che non riconosce i propri " beni".
Troppi i vari cambi di destinazione d'uso, con interventi " errati", assai distruttivi, che hanno destabilizzato il suo delicato equilibrio architettonico.
L'edificio storico la Torre dei Conti possiede una sua anima. Temi spirituali che dovrebbero brillare, sono totalmente sconosciuti.
Una cultura, poco apprezzata dai vari governi, che non ne hanno rispettato la storia e lo spirito.
La Torre dei Conti, ha subito modificazioni strutturali , uso di materiali NON adatti, in cemento armato, con inserimento di luce elettrica, inserimento di tubi dell'acqua, bagni, servizi di cucina, stanze da letto et, introduzione di "ascensori ed altre strutture "moderne" , assai poco adatte, certamente hanno indebolito ovunque la delicata " struttura portante".
la situazione degli edifici storici italiani è grave.
Scarsa competenza e assistenza tecnica, pochi buoni investimenti, carenza di personale scientifico, di tecnici abili restauratori, archeologi ecc.; la gestione dei siti e dei parchi archeologi ovunque è al limite del collasso, basti pensare che molti siti archeologici non hanno neppure un archeologo; il personale, non solo di vigilanza, ma anche tecnico, è da sempre stato ampiamente carente .
La Torre dei Conti è oggi in coma irreversibile.