
CARRAMBA CHE SORPRESA. Lipari, la bella storia a lieto fine rievocata dopo 42 anni. E quell'Angelo...
di Giuseppe Zanellato
Lipari , una storia
"Ed un angelo vestito da pescatore "
La sera che Giovanni Cipicchia.....
Era il 1983 e in barca ero rimasto senza benzina, senza remi senza acqua da bere, senza luci. il vento ci aveva scarrocciato e ci stava portando verso il largo.
Si stava facendo buio, e in quella barchetta c'eravamo io la Adriana e i nostri 2 figli piccoli. Tutt'attorno nessuno.
Nessuna altra imbarcazione all'orizzonte e a quel tempo non esistevano i cellulari.
La situazione era disperata, ancora un'ora e la notte ci avrebbe avvolti e chissà dove la corrente ci avrebbe portato.
Poi, all' improvviso da dietro il Monte Rosa spuntò una barca. Io e i miei figli cominciammo a soffiare nei nostri fischietti di salvataggio e a mulinare le braccia e urlare.
Era il nostro amico Giovanni. Ci vide, accostò, mi lanciò una cima e ci trainò per oltre 2 miglia fino al porto Pignataro.
Dopo lo abbracciammo ringraziandolo mi disse, e ancora ricordo, col suo bellissimo sorriso. "Pino sei un c……e, come fai ad andare per mare col solo motore e senza i remi,, possibile che a Lipari non ti abbiamo insegnato nulla?"
Aveva ragione, talmente tanta ragione che ancora adesso e sono passati 40 anni, mi dico: “E se quella sera Giovanni non fosse passato?”.