
Oltre 6 milioni di italiani con malattie oculari: presentata in Sicilia una “Carta” con l’assessora Faraoni
Oltre 6 milioni di italiani convivono con una patologia oculare: un terzo affronta una riduzione della vista invalidante. La salute degli occhi in Italia non è buona e potrebbe presto venire alla luce un’emergenza, per ora “silenziosa”. Migliaia di oftalmologi operano tra numerose difficoltà. I pazienti spesso attendono mesi, se non anni, per una prima visita oculistica o per un intervento di cataratta e ciò accade in tutta Italia. In Sicilia lo scenario assistenziale e di presa in carico dei pazienti è nel complesso positivo, sebbene presenti ancora – in alcune realtà – margini di miglioramento. Un quadro In evoluzione analizzato a Palermo in occasione della quinta tappa regionale, dopo Bari, Roma, Genova e Milano, della campagna per la prevenzione e il trattamento dei disturbi e patologie oculari La salute dei tuoi occhi non perderla di vista, promossa da APMO – Associazione Pazienti Malattie Oculari, in collaborazione con AIMO – Associazione Italiana Medici Oculisti e SISO – Società Italiana di Scienze Oftalmologiche, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Intergruppo parlamentare “Prevenzione e cura delle malattie degli occhi” e di altre 18 Associazioni dei pazienti e Società scientifiche.
L’iniziativa, presentata all’Assessorato regionale della Salute, ha visto la partecipazione dell’assessora Daniela Faraoni: “Possiamo fare molto se riusciamo a costruire solide alleanze con i professionisti. L’obiettivo è definire una “mappa di cura” che consenta di intervenire in modo precoce, e soprattutto preventivo, attraverso una rete di relazioni che parta dai territori più prossimi ai cittadini – ha dichiarato - La prossimità è infatti un elemento chiave: garantire cure vicino ai cittadini significa non solo equità di accesso, ma anche uniformità nelle relazioni professionali, sanitarie e sociali. Ogni ospedale di prossimità dovrà essere riorganizzato e valorizzato come presidio, capace di offrire servizi sicuri e adeguati. La visione è quella di una rete integrata che parta dalla bassa e media intensità di cure e si rivolga ai centri ad alta specializzazione per i casi più complessi. In questo percorso sarà determinante anche il fascicolo sanitario elettronico, che accompagnerà il paziente dal presidio vicino alla sua residenza fino agli ospedali di riferimento”.
Punto di riferimento è la Carta della Salute dell’Occhio, realizzata da APMO e frutto di un intenso lavoro sinergico tra associazioni dei pazienti, Società scientifiche, clinici, membri dell’Accademia, rappresentanti istituzionali ed elaborato con la supervisione di un Board di elevato prestigio scientifico. Il documento fotografa l’attuale scenario assistenziale delle più comuni patologie degli occhi nel Paese ed evidenzia i progressi compiuti ma anche le criticità di Sistema. “Investire in Oculistica significa investire in salute dei pazienti e in risparmio per il sistema sanitario.
La campagna nazionale “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”, che oggi fa tappa in Sicilia, ha lo scopo di sensibilizzare e informare i pazienti e le Istituzioni per mettere in atto strategie di prevenzione delle malattie oculari e garantire ai pazienti l’accesso ai percorsi di diagnosi e cura migliori – ha dichiarato Francesco Bandello, Presidente APMO - Associazione Pazienti Malattie Oculari e Direttore dell’Unità Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano – L’oculistica è una specialità penalizzata, non è una priorità nell’agenda istituzionale nazionale in quanto le patologie oculari non mettono a rischio la vita dei pazienti; eppure, la vista è il senso più importante, tant’è vero che nel cervello occupa uno spazio preponderante rispetto a qualsiasi altro organo di senso, perché ha un ruolo fondamentale nell’economia dell’esistenza di tutti gli individui, e la sua qualità condiziona fortemente la qualità di vita della persona”.
La Carta della Salute dell’Occhio tratteggia l’attuale realtà delle principali e più severe patologie oculari – retinopatie e maculopatie, cataratta, occhio secco, glaucoma e miopia. “La promozione della salute dell’occhio è di cruciale importanza per sensibilizzare e informare la popolazione sulle condizioni cliniche oculari che a volte manifestano sintomi, ma spesso risultano completamente asintomatiche; da ciò l’importanza di sottoporsi a controlli oculistici regolari – sottolinea Teresio Avitabile, Presidente Società Italiana diScienze Oftalmologiche (SISO) e Direttore Clinica Oculistica Università di Catania – La Carta della Salute dell’Occhio ha anche un secondo obiettivo, sensibilizzare le Istituzioni, in particolare i soggetti responsabili del finanziamento e dell’organizzazione dei servizi sanitari. Ricordiamo che l’occhio è costituito da tessuto nervoso, e ogni danno a tale tessuto è irreversibile. Il fattore tempo è quindi determinante. Ritardi nell’accesso alle prestazioni, lunghe liste d’attesa, diagnosi tardive comportano conseguenze rilevanti per la vita dei pazienti, destinati a diventare ipovedenti a seguito di una patologia non trattata tempestivamente».
Una delle patologie oculari trattate nella Carta è la cataratta, che nelle sue varie forme coinvolge il 60-70% delle persone sopra i 70 anni, percentuale che supera l’80% negli ultraottantenni. Un capitolo fondamentale delle patologie oculari riguarda la maculopatia senile e la retinopatia diabetica, i cui numeri in termini di prevalenza e incidenza sono in costante crescita. Un’altra emergenza è rappresentata dalla miopia che è un forte aumento in età pediatrica. Numerosi gli interventi: Michele Allamprese, Direttore Esecutivo APMO; Pasquale Aragona, ordinario Oftalmologia, Università di Messina; Vincenza Bonfiglio, ordinario di Oftalmologia, Università di Palermo; Fabiana D’Esposito, Ricercatore Università Kore, Enna; Caterina Gagliano, ordinario di Oftalmologia, Università Kore, Enna; Antonino Pioppo, Direttore Oftalmologia ARNAS Civico Palermo; Antonello Rapisarda, Vicepresidente MOA;Salvatore Torregrossa, direttore UOC Villa Sofia Cervello, Palermo; Maria Vadalà, associato OftalmologiaUniversità di Palermo.