
Nubi all’orizzonte, non ci resta che ridere di Aldo Grasso
di Aldo Grasso
Nubi all’orizzonte, non ci resta che ridere
I duelli nei cieli d'Europa e la guerra in Ucraina lasciano scie di inquietudine: ma c'è chi racconta altre storie
Ridere per non piangere. Duello tra jet nei cieli dell’Alaska; caccia da guerra russi sfrecciano lambendo Paesi europei; misteriosi droni sorvolano gli aeroporti in Danimarca bloccando i voli e lasciando una scia d’inquietudine e angoscia.
Siamo in guerra e non lo sappiamo o facciamo finta di. È una guerra iniziata sul terreno contro l’Ucraina, continuata nei cieli d’Europa e soprattutto sulla Rete, con una campagna possente di disinformazione.
Non sappiamo quali mezzi l’Italia abbia a disposizione per difendersi da un eventuale aggressione. Secondo il ministro della Difesa Crosetto «non siamo pronti né a un attacco russo né a un attacco di un’altra nazione».
Sappiamo però che possiamo contare su Giuseppe Conte, che critica duramente il piano di riarmo dell’Ue, accusando Bruxelles di voler usare i fondi di coesione per armarsi. E siamo sereni perché il ministro Salvini non si preoccupa dei carrarmati russi ma di difendere «le frontiere del sud dove gli scafisti cercano di riempirci di clandestini» e tenta di far passare il ponte sullo Stretto come infrastruttura di rilievo militare.
Per questo non ci resta che ridere. A Taormina, durante una serata di beneficenza, Rosario Fiorello con un colpo di genio ha dipinto il quadro: «Se parte la guerra mondiale stiamo tranquilli, perché noi non ci qualificheremo».(corrieredellasera)