Malfa, l'ultimo saluto al sindaco Clara Rametta. Il ricordo del prof Peppuccio Subba e di Don Peppino Mirabito

Malfa, l'ultimo saluto al sindaco Clara Rametta. 

I funerali nella Chiesa dell'Immacolata strapiena anche da autorità e da cittadini provenienti dalla Sicilia

Il ricordo del prof Peppuccio Subba

Con la dipartita della dottoressa Clara Rametta Malfa e l’intero arcipelago delle Eolie perdono la figura di uno splendido modello di impegno e operosità.

Clara è stata mia alunna quando frequentava l’istituto tecnico commerciale di Lipari. A scuola si distingueva per la vivacità dell’intelletto e la finezza del garbo.

Ho seguito, con ammirazione, il suo percorso post scolastico: la laurea in psicologia all’università di Roma con master a Boston, la professione di psicologa, l’attività imprenditoriale con la realizzazione, insieme al marito, Michele Caruso, del prestigioso “Hotel Signum”.

La mia attenzione è stata, particolarmente, rivolta alla gestione delle cariche amministrative ricoperte nel piccolo comune di Malfa. Prima assessore e dal 2017 sindaco.

Nelle funzioni pubbliche si è distinta nell’affrontare i problemi alla cui soluzione erano legate le attese di progresso e di sviluppo della comunità di Malfa.

In ogni attività ha lasciato una traccia indelebile della sua indiscussa capacità di agire nel portare a termine iniziative volte a migliorare l’esistenza e le attività dei suoi concittadini

Durante il suo mandato di primo cittadino ha realizzato a Malfa importanti opere infrastrutturali tra cui il porto di “Scalo Galera”.

Clara era buona per natura e giusta per educazione. Era la convinta rappresentante di quella civiltà eoliana che ha nel lavoro, nel senso del dovere, nel rispetto degli altri e nella forza delle proprie idee altrettante regole di vita.

Manifestava sempre una particolare carica umana nei confronti di tutti ed era sempre pronta ad ascoltare, con pazienza e umiltà, le istanze di chiunque dispensando consigli tanto da essere definita “il sindaco della gente”.

Clara resterà sempre, nei ricordi di coloro che l’hanno conosciuta, come una grande persona, una grande amica, una grande imprenditrice e un grande sindaco.

Dal Paradiso, dove è stata già accolta, continuerà a stare vicino e a proteggere suo marito Michele e i suoi figli Luca e Martina. Una particolare attenzione la riserverà ai suoi concittadini e a tutti coloro che le hanno voluto bene.

di Don Peppino Mirabito
In tanti ieri a Malfa, ci siamo ritrovati nella Chiesa dell'Immacolata,  per fare corona ai resti mortali di Clara Rametta. 
Ringrazio il Parroco, don Ibe Godwin che, fraternamente mi ha accolto.
Insieme a lui ed ai confratelli presenti (don Pippo La Rosa e don Pippo Mammana omi) con il Diacono Eugenio, portando l'abbraccio dell'Arcivescovo, ci siamo stretti intorno ai cari di famiglia: il Marito Michele, i figli Luca con Natasha e Martina con Simone, gli adorati nipoti Ennio e Flavio, la sorella Ramona ed ai parenti tutti, manifestando la nostra vicinanza ed assicurando la  nostra Preghiera con la Messa celebrata.
Di seguito uno stralcio dell'Omelia.
Le foto a cura dell'amico Antonio Brundu.
La parola Oltre...
In grammatica è solo un avverbio,
ma nella vita quotidiana è un posto bellissimo,
un posto per pochi,
un posto dove sanno arrivare solo le persone speciali.
E tu, carissima Clara, sei stata una persona speciale, unica, lungimirante, intraprendente, amabile.
Oltre...
È solo per chi non si ferma all'orizzonte
ma oltrepassa il limite.
Tu non ti sei mai fermata all'orizzonte: l'hai sempre oltrepassato, collaborando con Colui (il tuo e nostro Dio) che ha arricchito la tua vita di tanti doni, di numerosi talenti, che hai saputo bene valorizzare, adoperandoti innanzitutto nella crescita della tua famiglia (il Signum, "nomen omen", così la massima latina, Segno della tua abilità imprenditoriale che insieme a tuo marito Michele hai saputo trasmettere  a Luca e Martina ; e poi Ennio e Flavio,  tesori della Nonna, divenuti grandi dai loro genitori  ne prenderanno il testimone);
E poi concretamente impegnandoti nella vita sociale e culturale della  tua Comunità, Malfa.
Ideatrice di luoghi della cultura e di grandi  eventi culturali che hanno fatto conoscere  Malfa in ambito nazionale e internazionale.
E ancora: quante realizzazioni portano il tuo nome (la via Roma elegante ed accogliente, il porticciolo di Punta Galera, sono solo alcuni esempi)  frutto del tuo civile costante impegno, che hai saputo concepire come lavoro di squadra, lontano mille miglia,  da logiche di navigatori solitari.
Sino alla fine il tuo pensiero era per gli atti di governo, indispensabili nell'amministrare:  sempre peroʻ, di comune accordo, con gli altri sindaci eoliani che sabato,  in un comunicato lo ha hanno bene espresso affermando che Clara ha sempre  condiviso  le iniziative portatate avanti per la risoluzione di problemi riguardanti l'intero arcipelago eoliano.
Non avevi, dunque, paura di andare Oltre.
Quell'ultima frontiera da te oltrepassata  (come tanti sui social - credenti e non -   hanno ben evidenziato) quell'ultimo Oltre è stato da te superato mentre la Chiesa celebrava i secondi Vespri della solennità dell'Assunta.
Hai fatto bene Luca  menzionare, sul tuo profilo social, quella massima di saggezza popolare, che una persona gentile ti ha riferito: "Le porte del Paradiso sono spalancate nel giorno di Ferragosto; la Madonna ti ha stretto forte a se, portandoti in cielo".
Questa volta non hai avuto più bisogno di  pensare a cioʻ che richiedeva il tuo impegno nella realizzazione di un nuovo progetto;
questa volta l'Oltre ti ha proiettato nella beata eternità, ponendo fine alla sofferenza che ha messo a dura prova il tuo fisico,  ma non il tuo cuore che è rimasto sempre giovane e in cammino  per raggiungere gli ultimi e i poveri.
Come San Lorenzo (di cui da poco ne abbiamo celebrato la festa)  che riteneva le persone più fragili, come l'unica e vera ricchezza.
Tra le tante testimonianze di questa grande verità; una mi ha particolarmente fatto riflettere.
Così ho letto in uno dei tanti post trovati in rete: "....Sei stata la madre di tante donne immigrate e delle loro figlie; le hai prese per mano e accompagnate in un vero processo di integrazione restituendo loro dignità ma sopratutto autonomia!".
Ed ancora: "Sei stata sempre disponibile ad ascoltare tutti, sforzandoti di dare concrete risposte alle tante istanze che quotidianamente, ti venivano rivolte.
La porta del tuo cuore è stata sempre aperta!
Clara, avevi capito tutto: ..solo l'Amore rimane oltre l'ultima frontiera.
Ed è quello che ci splalancherà, un giorno, le porte del cielo.
Franco Battiato, di cui ne amavi i testi e la musica, così si esprimeva nel brano "L'ombra della luce": "Riportami nelle zone più alte; in uno dei tuoi regni di quiete; è tempo di lasciare questo ciclo di vite; e non abbandonarmi mai".
Lo confessiamo: da oggi ci sentiremo più poveri! Già si avverte la tua assenza.
Questo ci comunicano gli occhi del corpo, che non riescono più a scorgere la tua presenza!
Ma ci vengono incontro gli occhi del cuore e ci dicono che tu sei viva.
Viva non perchè il ricordo presente in noi, ti rende tale.
Sei viva perchè presente nel Cuore di Dio, il cui Nome, 75 anni fa nel giorno del Battesimo, è stato a caratteri indelebili scritto nel libro della Vita.
Ti chiediamo proprio per questo di non abbandonarci e di accompagnarci con il tuo affetto e la tua preghiera.
Si legge nella vita di Santa Teresina del Bambino Gesù che, avvicinandosi la sua morte, le consorelle del convento, sempre presenti al suo capezzale, con le lacrime agli occhi le dissero: Come faremo senza di te? Come andremo avanti senza i tuoi consigli?
Teresina rispose: Non piangete! Tutte quelle volte che mi cercherete, vi saroʻ sempre accanto perchè "chi torna al Signore non esce di casa"!
È stato scritto: "Muore bene chi vive bene amando".
Che il nostro "amare bene", come per la nostra sorella Clara, ci accompagni sino alla conclusione del nostro Pellegrinaggio terreno.
Non per avere un'epigrafe encomiastica, ma per essere accolti dal Dio dell'Amore.
Carissima Clara, permettimi di salutarti con una frase di Maria Grazia Cucinotta, oggi presente a questa Eucaristia,  che 31 anni fa, durante le riprese del postino hai accolto nella tua casa come un'amica carissima da sempre conosciuta:  "Con te, l'impossibile diventava possibile. La tua forza è stata e sarà una lezione di vita per tutti.Ti voglio bene per sempre"!
Si, ti vogliamo bene per sempre. Amen

IL CORDOGLIO

di Matias Colado La Greca 

A livello personale, mi addolora molto la partenza di Clara Rametta. Ho sentito il suo amore per Malfa quel pomeriggio in cui ci siamo incontrati all’hotel.
Ricordo anche che qualcuno mi chiese davanti a Clara quale fosse la mia provenienza, e quando iniziai a spiegare qualcosa sull’Argentina, fui interrotto da lei che esclamò con forza: Malfitano!
Ti racconto questo e non posso evitare la tristezza per la sua partenza.

Link video del funerale gallery foto

Giovanna Taviani

Giuseppe Mirabito

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