
Lipari, non sono le amministrazioni pro tempore il nostro vero problema di Luca Chiofalo
di Luca Chiofalo
Non sono le amministrazioni pro tempore il nostro vero problema.
Cambiandole dovremmo risolvere, ma non succede perché il “guaio” é più profondo.
Rettitudine morale e comportamentale sono divenuti valori accessori per gran parte della nostra comunità, oggi come mai sono il livore, l’invettiva, l’abuso e la volgarità a trionfare.
Nessun riconoscimento collettivo di regole minime di civiltà e buonsenso e obiettivi da condividere, soltanto conflitto sociale e politico.
Spiccano gli “avvelenatori” del clima e del dibattito pubblico in questa fase, seguiti, nel loro sgrammaticato, strabico, volgare e deleterio delirio, come i “guru” delle sette suicide.
Bene, lo dico da anni ma adesso é davvero l’ultimo appello: rinsaviamo collettivamente o pagheremo un prezzo sociale ed economico insostenibile.
Ognuno faccia la sua parte secondo limiti e inclinazioni.
Ci conosciamo tutti, sappiamo chi può dare indirizzo ed esempio e costruire per gli altri, come sappiamo chi invece é mosso soltanto da disvalori, frustrazione personale e interessi “particolari”: consideriamo le differenze e non sbagliamo a chi affidarci.
Ne va del futuro delle Eolie e degli Eoliani.
"Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro paese"… JFK
NOTIZIARIOISOLEOLIE.IT
Dai primi dati sui flussi turistici, in provincia di Messina pare tengano soltanto Taormina e Lipari…
Per vantaggio collettivo, si smetta di sostenere idiozie del tipo “da noi non vengono perché non c’é musica nei locali” (peraltro, scemenza detta anche da chi ha velleità da amministratore) e si cominci a discutere dei problemi reali, quali collegamenti, competitività, offerta complessiva.
Chi sceglie le Eolie per le proprie vacanze non lo fa leggendo le ordinanze contingenti sulle emissioni sonore del sindaco di turno, lo fa su altre basi e ragionamenti.
In ogni caso, come ho più volte affermato, l’intrattenimento é necessario e troveremo una soluzione che concili decoro e ordine col sano e legittimo desiderio di spensierato divertimento.
Ai paladini delle idiozie chiedo, invece di inseguire il ridicolo, lo sforzo di sollecitare i loro “notabili” amici palermitani e romani a metterci in condizione, dotandoci di fondi per servizi e infrastrutture, di competere con mete che fanno dell’efficienza, dei collegamenti all’avanguardia e della completezza dell’offerta la loro forza.