Lipari, al Comune stangate in vista di Danilo Conti
di Danilo Conti*
Al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Riccardo Gullo Al Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Lipari Rag. Antonino Russo A tutti i consiglieri del Comune di Lipari
OGGETTO: Riflessioni sui continui aumenti dei servizi essenziali pubblici.
L’Associazione Eolie 2030 esprime forte preoccupazione per i continui aumenti legati ai servizi pubblici essenziali, in particolare la tassa sui rifiuti TARI e il costo dell’acqua pubblica, il costo dell’occupazione del suolo pubblico, che pesano in modo crescente sulle famiglie, sui cittadini e sulle imprese del nostro territorio.
Dal Piano Economico Finanziario 2025-2027 del Comune di Lipari emergono dati che non possono essere ignorati:
Trasporto via nave e inter-isole: € 3.200.000, pari al 40,2% del totale.
Conferimento in discarica e frazione organica: € 1.550.000, circa 19,5%.
Raccolta e spazzamento: € 2.091.160,90, pari al 26,3%.
Complessivamente, il servizio rifiuti costa quasi 8 milioni di euro l’anno, e la voce principale — il trasporto via mare — rende il sistema economicamente insostenibile nel lungo periodo. A ciò si aggiunge una raccolta differenziata che si attesta al 51% e un tasso di riciclo effettivo del 45%, ben al di sotto degli obiettivi nazionali ed europei.
Analogamente, il servizio idrico registra incrementi tariffari che lo rendono tra i più onerosi della regione, aggravati da costi energetici e manutentivi crescenti e da una rete che necessita interventi urgenti e strutturali (in parte già previsti, da quanto appreso).
Di fronte a questo scenario, non è più tempo di rinvii. L’Associazione Eolie 2030 chiede con forza che la politica, senza distinzioni, si assuma la responsabilità di dare un segnale immediato alla comunità, attraverso:
- Impegni precisi e verificabili, con una scadenza chiara entro cui avviare la riduzione dei costi a carico dei cittadini.
- Un piano strategico con cronoprogramma, che indichi le azioni da intraprendere e le tappe intermedie per verificare i progressi, restituendo fiducia e credibilità.
- Interventi strutturali sui costi maggiori, a partire dal trasporto via mare, studiando soluzioni innovative per il trattamento in loco dei rifiuti e per la riduzione delle spese logistiche.
- Un piano straordinario per l’acqua, fondato su manutenzione programmata, riduzione delle perdite e accesso a fondi europei e PNRR per l’ammodernamento della rete.
Viviamo in un territorio straordinario, ricercato da migliaia di visitatori ogni anno. Ma la bellezza delle nostre isole non può più nascondere la fragilità dei servizi di base. La qualità della vita dei residenti e l’attrattività delle Eolie dipendono oggi, in maniera decisiva, da come saranno affrontate queste emergenze.
Per questo, l’Associazione Eolie 2030 invita le istituzioni a non perdere altro tempo: il futuro delle nostre isole dipende dalla capacità di trasformare l’attuale criticità in un’occasione di riscatto e di crescita sostenibile, garantendo ai cittadini risposte concrete e misurabili.
*Presidente Comitato Eolie 2030
NOTIZIARIOISOLEOLIE.IT
Riceviamo – con sorpresa mista a irritazione – una lettera anonima, spedita da Catania, contenente una fotocopia malfatta, ma significativa. Allegata per dovere di trasparenza, ci mostra un tentativo piuttosto goffo di mistificare i fatti.
Dal documento si evince che, a seguito dell’approvazione del nuovo regolamento edilizio e di suolo pubblico da parte del Consiglio Comunale (cioè quell’organo democraticamente eletto, giusto per ricordarlo), si è cercato di far passare il messaggio che un aumento delle superfici assegnabili avrebbe favorito chissà quale ondata di “mala movida”, con conseguenze apocalittiche su ordine pubblico, disabili e categorie fragili.
Un tentativo disperato, e vagamente teatrale, di demonizzare un provvedimento nato dal confronto tra consiglieri e associazioni di categoria. Tentativo culminato, a quanto pare, con la trasmissione – firmata dall’avvocato Annachiara La Cava – di una richiesta formale al Prefetto, affinché intervenisse e, sostanzialmente, mettesse la sordina a quanto deciso in piena legalità.
Ora: l’art. 42 del TUEL (D. Lgs. 267/2000) affida al Consiglio Comunale competenze fondamentali in materia regolamentare. Intervenire per sospendere o vanificare tali scelte, se non nei casi previsti dalla legge, significa scavalcare il processo democratico.
È ancora più curioso che, dopo tanto allarme, si sia comunicato a mezzo stampa un calo dei fenomeni di “mala movida” nell’estate 2025, nonostante l’aumento del suolo pubblico e un +6% di presenze turistiche. Dunque, forse, la correlazione paventata non esisteva affatto? Eh già, perché l’equazione "più tavolini = più caos" è semplicistica, e smentita dai fatti.
Nel frattempo, il Codice della Strada (artt. 20 e seguenti) tutela già la libera circolazione e le categorie fragili, a patto che le norme siano fatte rispettare. Bastavano controlli più frequenti, costanti e imparziali. E invece, come spesso accade, si è scelto di colpire pochi, male e in momenti mirati.
Infine, il documento del Viceprefetto – prende atto delle osservazioni del Comune. Ma per noi la chiarezza è importante, così come la legalità. Per questo abbiamo ritenuto di procedere con una formale richiesta di accesso agli atti, perché la democrazia non vive di sospetti, ma di trasparenza.
Chi non rispetta il Consiglio Comunale, non sta facendo un dispetto ai consiglieri: sta mancando di rispetto alla volontà popolare.