Lipari, I sensi vanno in scena VIDEO
I sensi vanno in scena
Percorso sensoriale degustativo attraverso le isole Eolie
Una cena evento si è svolta al ristorante Chimera che si è trasformato per una sera in un palcoscenico dove si è tenuto uno spettacolo davvero insolito, in cui i protagonisti sono stati i nostri sensi. Si è trattato di un percorso sensoriale che ha permesso di abbinare i profumi di Eolieparfurms di Olga Iossa con alcune pietanze elaborate da Massimiliano Sala, chef del ristorante Chimera. I piatti sono stati presentati come in un “Teatro del Gusto” dalla voce narrante di Saro Gugliotta, con un abbinamento musicale di Pino Portelli che per il senso dell’udito, ha accompagnato ciascun “atto” della rappresentazione con melodie adeguate. La sapiente regia di Sarah Tomasello, ispiratrice del progetto, ha ben coordinato tutti i momenti della serata.
Il primo atto dello spettacolo, intitolato Le Saline, è stato un risotto presentato come un’isola in mezzo mare, con il riso sfumato al mirto e insaporito con finocchietto di mare e salicornia e abbinato al profumo Le Saline, dedicato all’isola di Salina, un profumo dai sentori marini salati, acquatico, aromatico legnoso, con note di alghe marine, eucalipto e mirto che progrediscono con il timo e infine con aspetti legnosi. Un incontro fra il mare e la terra, con i profumi del mare e della macchia mediterranea.
Il secondo atto, intitolato Ventus, è stato un pesce al guazzetto, filetti di lampuga, preparati sottovuoto con cottura al naturale e appoggiati su un babà morbido, realizzato con farina Russello, dell’azienda agricola Mandarano di Lipari, mentre il guazzetto è stato aromatizzato con tante spezie, fra cui pepe rosa, cannella, chiodi di garofano e noce moscata. L’abbinamento è stato con il profumo Ventus, dedicato a Eolo, dio dei venti, un profumo speziato, intenso, con note di pepe nero, limone di Sicilia, che si evolvono con il gelsomino e un finale ambrato e resinato. Ventus, come Eolo, sconvolge, ma se ci si lascia scompigliare, affascina.
Il terzo atto, intitolato Nesos, è stato un Tabulè, arricchito con tante verdure stagionali, molte territoriali e con tanti aromi, fra cui l’anice stellato, il cardamomo, il timo, la curcuma. In questo atto si è anche provato il senso del tatto, perché alcuni commensali, opportunamente bendati, hanno mangiato la pietanza con tre dita usate come una forchetta. L’abbinamento è stato con il profumo Nesos, dal greco “isola”, dedicato a tutte le isole, con sentori, prima aromatici, poi acquatici e infine legnosi, con note di timo, eucalipto, anice stellato e infine di muschio bianco e vaniglia. Una suggestione dettata dal profumo insito in tutte isole, misteriose e tutte da scoprire.
L’epilogo dello spettacolo, intitolato Eolia, è stato il dessert, un parfait alla vaniglia, con panna al cardamomo, guarnito con una cialda di pompelmo rosa e abbinato a un elisir sempre di pompelmo rosa preparto dallo chef. Il profumo abbinato è stato Eolia dedicato all’arcipelago eoliano, morbido e sensuale, con sentori golosi e ambrati e note di bergamotto, pompelmo, mela verde e vaniglia: Eolia è la sintesi di tutte le isole eoliane.
I tre atti sono stati abbinati a due vini dell’azienda vinicola Caravaglio, dapprima il vino Occhio di Terra, una malvasia secca con uve coltivate a Salina e un rosé, Palmento di Salina, con uve Corinto nero, Nerello e Perricone, sempre di Salina. I vini sono stati presentati dallo stesso produttore Nino Caravaglio.
In sintesi, un percorso sensoriale tra profumi e sapori davvero suggestivi, che hanno fatto vivere in modo inconsueto e intenso, sensazioni e atmosfere tutti dedicati al territorio e al mare dell’arcipelago eoliano, di cui hanno esaltato le sensazioni e le atmosfere.