
Lipari, a Canneto feci di cani in spiaggia. E non è la prima volta...
di Robertino China
Egregio Direttore,
Le scrivo da Canneto, luogo che mi accoglie in vacanza ma che sento mio in ogni stagione, perché da buon liparoto, pur vivendo al Nord, ho Lipari nel cuore. È con questo sentimento che mi rivolgo a lei e ai suoi lettori, affinché si possa riflettere su un piccolo, ma significativo, problema di civiltà.
Mi ritrovo per la seconda volta, in questi giorni di vacanza, a compiere un gesto che non dovrebbe toccare a me: raccogliere le deiezioni di un cane abbandonate sulla spiaggia. Sono un proprietario di cani e, senza autodefinirmi un "animalista", sono convinto che la responsabilità sia il primo dovere di chi condivide la propria vita con un animale. Il mio atto non è una lamentela, ma la dimostrazione di un senso civico che vorrei fosse contagioso.
Credo fermamente che il decoro delle nostre spiagge sia un patrimonio da tutelare, un biglietto da visita che parla di rispetto per i residenti e per chi sceglie le nostre isole per una pausa di bellezza. Per far fronte a questa incresciosa abitudine, sarebbe auspicabile che la comunità si impegni a valutare per i controlli mirati da parte della polizia locale o, con spirito di collaborazione, il coinvolgimento di associazioni di volontariato che, attraverso la loro presenza, possano sensibilizzare i proprietari, oppure una segnaletica chiara e ben distribuita potrebbe servire da costante promemoria.
Spero che questa mia riflessione possa stimolare una discussione costruttiva che permetta di salvaguardare la bellezza del nostro territorio e di mostrare al meglio il nostro senso di comunità. Ringraziando per l'attenzione che vorrà dedicare a queste mie righe, le porgo i miei più cordiali saluti. Robertino
CANNETO, IERI SERA SOCCORSA SIGNORA IN SPIAGGIA
E' intervenuta l'ambulanza del 118 e trasportata al pronto soccorso