LA NOSTRA SALUTE. Rubrica medica a cura del dottor Giovanni Albano 'Patologie oncologiche'
di Giovanni Albano*
I.R.- Microbioma intestinale – parte trentanovesima
Microbiota e patologie oncologiche
Studi recenti nei modelli animali e nell’uomo hanno fatto emergere un potenziale ruolo del microbiota intestinale nel modulare la risposta dell’ospite ai farmaci chemioterapici, alla radioterapia e all’immunoterapia. Sembra, inoltre, che specifici profili di geni del microbiota intestinale siano associati allo sviluppo di specifici effetti collaterali causati dalle terapie oncologiche. Il 20% di tutti i tumori è associato alla disbiosi.( Fondazione Veronesi) Il tipo di microrganismi che compone il microbiota intestinale può inoltre influenzare lo sviluppo e la progressione del danno epatico determinato dalla kemioterapia
Questo vuol dire che il microbiota intestinale può diventare un importante alleato nel campo della prevenzione oncologica: manipolando la sua composizione si potrebbe migliorare il risultato di trattamenti oncologici, personalizzandoli per ogni paziente.
Asse intestino-cervello e microbiota
l cervello ed il sistema nervoso intestinale sono reciprocamente collegati tramite una fitta e complessa rete di comunicazione che consente l’invio di segnali elettrici dall’intestino al cervello e viceversa. Oltre a questa connessione diretta, cervello ed intestino comunicano tramite il torrente circolatorio, attraverso il rilascio di ormoni e di molecole prodotte dal microbiota intestinale (come, ad esempio, acidi grassi a catena corta, neurotrasmettitori, vitamine). Attraverso questi collegamenti, il cervello controlla le funzioni dell’intestino e, a sua volta, l’intestino può alterare le funzioni del cervello.
Cosa succede se l’intestino ed il cervello non comunicano bene?
Di questo ne parleremo al prossimo appuntamento
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