Greenvile Collins tra il Vesuvio e lo Stromboli nel 1677 di Ennio Fiocco

di Ennio Fiocco

Greenvile Collins tra il Vesuvio e lo Stromboli nel 1677  

Il Capitano Greenvile Collins (1643 + 1694) è stato un ufficiale della Royal Navy del seicento e un importante idrografo, tanto che attirò l'attenzione di Re Carlo II d'Inglilterra.

In particolare, molte carte nautiche dell'epoca erano imprecise e il Collins venne incaricato di tracciare una mappa delle coste della Gran Bretagna.

L'atlante marittimo fu il primo ad essere stato realizzato da un inglese.

Alla fine del 1600 nessun marinaio poteva fissare la sua esatta posizione in mare aperto, tanto che le navi si muovevano in prossimità della costa in modo da avere punti di riferimento, ma ciò aumentava il rischio di naufragio.

Le mappe del Collins hanno sicuramente salvato centinaia di navi e vite umane.

Alla fine del Seicento, l'Inghilterra si affermò come potenza marittima e commerciale emergente in Europa, specialmente dopo Gloriosa Rivoluzione del 1688 che la trasformò in una monarchia parlamentare.

Nel Mediterraneo, la sua influenza era crescente, sebbene ancora subordinata al predominio navale che si stava costruendo a livello globale.

Il Capitano Collins, a bordo della HMS Newcastle, che era un vascello in origine da 44 cannoni della Royal Navy, viaggiò anche nel Mediterraneo.

Da una mia ricerca (su The National Archives - edition electronic 2017) sul Capitano ho rinvenuto alcuni documenti interessanti del 1677 che mostrano una mappa dettagliata della costa napoletana (Baia di Napoli) con il racconto in un diario di una salita al Vesuvio, nonché di un disegno con illustrazione del Vulcano Stromboli.

Ho tradotto dall'inglese la parte più interessante e la presento ai lettori.

“Così si mostra il Vesuvio, mentre si è ancorati nel Golfo di Napoli. Così si mostra la concavità o bocca del Vesuvio da cui escono fuoco e fumo...La cima del monte...espellendo milioni di tonnellate di pietre grandi e piccole, scagliandone alcune fino al monumento, che si trova a tre miglia inglesi dalla cima, distruggendo molti villaggi e incantevoli vigneti e giardini, per tre miglia intorno, così che ora non c'è più nulla da vedere, se non pietre, ceneri e ceneri, di cui il terreno è ricoperto, il che rende molto difficile la salita; Cavalcammo sui muli...con molta fatica salimmo in cima, dove guardammo giù nella concavità...al centro della fossa c'era una piccola collina...dalla cui cima uscivano fuoco e fumo, di giorno non si vedeva altro che fumo, la discesa è perpendicolare e in molti piccoli punti fumavano”.

Il vascello HMS Newcastle prosegue la rotta in direzione delle Isole Eolie dove il Collins realizzò degli schizzi di Stromboli che descrisse nei suoi diari in questo modo: “...di notte c'era poco vento, tanto che non potevamo vedere sprigionarsi alcuna scintilla di fuoco, ma quando il vento soffiava forte si sprigionavano molte fiamme...”.

La spedizione continuò nel Mediterraneo fino al 1679 allorquando il capitano Collins rientrò in Inghilterra con i suoi diari di bordo e le sue ricerche che ci continuano ad appassionare.

Categoria
cultura

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