Eolie, per la prima volta nella storia arriva il "Pride". I commenti

Lipari 12 Luglio 2025 ha ospitato il primo EOLIE PRIDE

Per la prima volta nella storia delle Isole Eolie, è arrivato il Pride. Un evento inedito per l’arcipelago, che pone al centro la visibilità delle soggettività LGBTQIA+, il riconoscimento dei diritti civili e la costruzione di una cultura dell’ascolto, dell’inclusione e del rispetto.

L’appuntamento è avvenuto in Piazza del Mercato a Lipari (accanto alle Poste). Il corteo ha  attraversato Corso Vittorio Emanuele, Via 24 Maggio e Via Umberto Primo, per poi fare ritorno nella piazza iniziale. Nel corso dell’evento si sono alternate voci, testimonianze e performance artistiche.

 

Durante la manifestazione vi sono stati diversi interventi. La psicologa e attivista Laura Sebastio di Sat-Pink Verona e Padova ha affrontato il tema dell’omo/lesbo/bi/transfobia, mentre l’antropologo sociale Gianmaria Lenti una riflessione su identità, territorio e migrazioni. Intervenute anche la dottoressa Giusy La Fauci, esperta in igiene e sanità pubblica, l’educatrice sessuale e imprenditrice di MySexCare Francesca Deidda e l’attivista Chiara Brizzi, delle Mamme Di Valentino, con un contributo dedicato alle famiglie arcobaleno.

 

Ampio spazio è stato dato anche alla musica e alle performance. Il cantautore eoliano Andrea Licciardo ha interpretato alcuni dei suoi brani più amati dal pubblico. Grace Galanti, dj e music selector, la sua duplice essenza sonora: quella pop, commerciale disco e quella più house-electro-dance. VICK, un artista musicale in ascesa che fonde sonorità elettroniche, indie e alternative, ha accompagnato da chitarra e cajón. Albert Mud, cantante e chitarrista dei The Whistling Heads, ha proposto una selezione di musica dance elettronica e trip hop. Durante la serata si è esibito anche esibito  il performer El Fuego de Jerà, con un coloratissimo spettacolo a LED di trasformismo, danza e giocoleria.

Promosso dal Magazzino di Mutuo Soccorso Eolie APS (ARCI), in collaborazione con La Fucina di Efesto, ViviVulcano Pro Loco, Scuola in Mezzo al Mare di Stromboli e Amaneï Salina e con il sostegno di Arcigay Messina, EOLIE PRIDE nasce dall’impegno congiunto di volontariə, associazioni e cittadinə dell’arcipelago. La realizzazione di questi eventi è stata possibile grazie al contributo di numerose attività commerciali e realtà locali che hanno sposato l’iniziativa, oltre al sostegno di una campagna di raccolta fondi che ha coinvolto persone da tutto il territorio nazionale. I Comuni dell’arcipelago, Lipari, Santa Marina Salina, Malfa e Leni, hanno scelto di sostenere l’iniziativa attraverso il riconoscimento simbolico del patrocinio gratuito.

“Siamo profondamente gratə per il modo in cui il primo EOLIE PRIDE sia stato accolto: con entusiasmo, solidarietà e partecipazione da parte di moltissime persone. Purtroppo le diffamazioni, gli attacchi e gli insulti ricevuti in questi giorni confermano quanto sia urgente e necessario un evento come questo” afferma l’organizzazione. “Il Pride non è contro nessuno: è per tuttə. Per chi crede nella libertà, nel rispetto reciproco, nella possibilità di vivere ed esprimersi senza paura. L’invito è stato rivolto a tutta la cittadinanza: residenti, turisti, giovani e famiglie per immaginare insieme un arcipelago più consapevole, accogliente e libero. Per chi ha voglia di cambiare le cose. Per chi sceglie l’ascolto invece del pregiudizio.”

di Federico Lo Schiavo

Questa non è una lettera d’amore.
No, questa è una lettera per te.
E sì… è per te.
Proprio per te.
Per te che ogni giorno accendi il telefono solo per spegnere qualcun altro.
Per te che usi le parole come lame, pensando che lo schermo ti renda invisibile.
Per te che invece di vivere, odi. Che invece di capire, attacchi.
Che invece di rispettare, sputi sentenze.
Tu, che predichi rispetto ma non sai nemmeno cosa significhi.
Tu, che parli di “valori” mentre distruggi le vite degli altri con un
commento.
Tu, che pensi che l’amore debba chiederti il permesso per esistere.
Che pensi che ci sia un solo modo giusto di amare, uno solo, il tuo.
Ma lasciatelo dire: l’amore non ha bisogno del tuo consenso.
Non ha bisogno del tuo like, del tuo applauso, del tuo “ok”.
L’amore ha solo bisogno di libertà.
E rispetto.
Quello che tu neghi mentre ti credi coraggioso dietro una tastiera.
Perché il tuo odio fa male.
Fa male davvero.
Fa male a chi sta cercando di capire chi è.
A chi ha solo bisogno di essere abbracciato, non giudicato.
Fa male a chi si guarda allo specchio e pensa:
“Forse hanno ragione loro. Forse sono io il problema.”
E invece no.
Il problema sei tu, che non riesci a vedere l’umano dentro l’altro.
Il problema sei tu, che confondi libertà con licenza di ferire.
E allora sì, questa lettera è per te.
Per ricordarti che ogni parola ha un peso.
Che ogni frase può scavare dentro chi legge.
E che dietro ogni profilo c’è una persona vera.
Con un cuore vero.
Che può spezzarsi per davvero.
Pensaci, la prossima volta che scrivi.
O almeno, taci.
Perché il silenzio, a volte, è l’atto più civile che puoi fare.
E a chi invece legge e si sente piccolo, solo, sbagliato…
No. Non sei tu il problema.
Tu sei luce.
E l’amore che porti è una rivoluzione.
Continua ad amare. Forte.
E a testa alta.
Il mio monologo all’EOLIE PRIDE

 

di Renzo De Biase

Buongiorno Direttore. Ho letto le considerazioni sul pride eoliano e faccio, di conseguenza, qualche considerazione da "addetto ai lavori". Ho partecipato al primo gay pride a Roma nel 1994, sono stato tra i primi in Italia ad unirmi civilmente il 22 febbraio 2017, frequento le Eolie da mezzo secolo e vi risiedo da tanti decenni nella mia casa di Filicudi. Il Pride, specie i primi, sono stati importanti per dare visibilità e prendere coscienza dei diritti, sociali ma anche costituzionali, dei cittadini con diverso orientamento sessuale rispetto alla maggioranza. Con allegra "gaiezza" si è manifestato e si manifesta tutt'oggi e ben venga, dunque, il primo Pride eoliano. Si irritano i benpensanti? I codini di ogni tendenza politica?

Chi vorrebbe avere le chiavi della morale e del buoncostume? Pazienza, i costumi evolvono inesorabilmente e indipendentemente dai freni che qualcuno, anche in politica, vorrebbe porre. Anche a me certe esagerazioni non piacciono ma chi sono io per proibire o sanzionare? Basta, eventualmente, per una o due ore per anno, portare pazienza.

Detto questo e augurando ogni successo al primo Pride eoliano, vorrei sull'argomento Eolie e tolleranza dire qualcosa che va ad onore del nostro arcipelago: in tanti decenni, mai nascondendo la mia diversità, ho subito una discriminazione o una irrisione anzi, Miguel ed io, siamo stati sempre oggetto di affetto, cordialità, gentilezza da parte degli amici eoliani e filicudari in special modo, al punto che, ritornati nell'isola dopo la nostra unione civile, un comitato di accoglienza ci ha festeggiati con una piccola festa alla Putia, la storica bottega di Filicudi.

Le persone sono più importanti delle circostanze e delle ideologie: i Pride aggiungono qualcosa senza togliere nulla a nessuno. Confesso che le lezioncine moraleggianti del dott. Gianluca Corrado, del M5S, già alleato della Lega con Vannacci come vicesegretario, sono davvero un triste insieme di come si possa essere retorici e perbenisti, volenterosi ma frenati da un provincialismo che non giova a quelle sorti che Leopardi vagheggiava come "magnifiche e progressive". La ringrazio, Direttore, della sempre cortese disponibilità.

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Categoria
italia/mondo

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