Demanio marittimo, il Cga boccia il decreto della Regione la competenza passa al consiglio comunale
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana (CGA), riunito a Sezioni Riunite ha accolto il ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana presentato dall’Associazione Turistica Balneare Siciliana (ATBS), difesa dagli avvocati Andrea Scuderi e Giovanni Mandolfo, contro il decreto n. 1 del 2 gennaio 2025 e la circolare n. 3 del 3 gennaio 2025 emanati dall’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente.
Secondo il parere n. 131/2025 del CGA, i due atti – che disciplinavano la nuova procedura per l’approvazione dei Piani di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime (P.U.D.M.) – sono illegittimi nella parte in cui affidano alla Giunta comunale e agli uffici tecnici il potere di modificare i piani dopo la fase di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Il CGA ha stabilito che tale procedura contrasta con la normativa regionale e nazionale che attribuisce al Consiglio comunale, e non alla Giunta, la competenza esclusiva in materia di pianificazione urbanistica.
Il collegio, presieduto da Gabriele Carlotti e con estensore Maurizio Antonio Pasquale Francola, ha rilevato che “la Giunta comunale è priva di legittimazione, non sussistendo alcuna norma di legge che l’autorizzi a intervenire in un procedimento che la legge regionale riserva espressamente al Consiglio comunale”.
Ne consegue che i punti 8, 10, 11, 12 e 13 della circolare del 3 gennaio 2025, nonché la corrispondente parte del decreto assessoriale, devono essere considerati annullati.
Trattandosi di atti a contenuto generale, l’annullamento ha effetto erga omnes, cioè vale per tutti i Comuni e non soltanto per i soggetti ricorrenti. Tuttavia, per la piena efficacia della decisione sarà necessario attendere il decreto del Presidente della Regione Siciliana, che dovrà recepire il parere del CGA e chiudere formalmente il procedimento del ricorso straordinario.
Nel frattempo, l’esito della pronuncia fornisce già un importante orientamento per le amministrazioni locali, chiamate a riesaminare le procedure in corso di approvazione dei P.U.D.M. secondo quanto previsto dalle leggi regionali vigenti
In una nota, l’Associazione Turistica Balneare Siciliana ha espresso soddisfazione per la decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa, sottolineando che: “Vi sono già rilevanti ragioni per valutare una revisione delle procedure in corso di approvazione dei P.U.D.M., consentendo la più compiuta valutazione delle osservazioni formulate dai portatori di interesse legittimo nell’ambito del procedimento”.
La pronuncia del CGA segna un passaggio importante per la gestione del demanio marittimo in Sicilia, riaffermando che le competenze urbanistiche e pianificatorie non possono essere modificate da atti amministrativi, ma solo da norme di legge.
Un principio destinato a orientare le future scelte dell’Assessorato regionale e dei Comuni costieri nella definizione dei nuovi piani del demanio marittimo.