Da Torino in linea Daniele Sequenzia. Sempre piu' analfabeti

di Daniele Sequenzia
Caro Direttore,

mentre continua l'invasione selvaggia di capre anche a Stromboli, sempre piu' in forte calo il numero dei nuovi nati. 
Tra il 2014 e il 2023 i residenti in Italia sono diminuiti di un milione 350 mila  persone, con la previsione di un  ulteriore calo di 439 mila individui entro il 2030 (58,6 milioni).

Molte coppie non possono permettersi un solo figlio. 
Manca il ricambio generazionale.
In forte aumento il numero degli anziani, in povertà, senza sostegno,  che vivono in solitudine, non trovano aiuto.
Il calo delle nascite si riflette sulla scuola, praticamente emarginata, sempre  meno occupati,  in calo il numero di cattedre  e di insegnanti. 
Manca una politica di ampio sostegno. Tutto è fermo.

Aumentano gli abbandoni scolastici.
Pesante emorragia che penalizza tutti, la scuola ha perso   oltre 300 mila studenti nella scuola primaria. 
Crescono male moltissimi giovani, sbandati senza  guida, senza occupazione. 
Si sta formando un esercito di  nuovi analfabeti,  di pericolosi ignoranti.

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Caro Direttore, 

è nebbia fitta sul nuovo «contributo» da 2,5 miliardi di euro dalle banche . Fumo negli occhi sul taglio dell’Irpef dal 35% al 33%  per i redditi da 28 mila a 50 mila euro. 

Con la nuova manovra finanziaria, bastano un paio di caffè al giorno a favore dei redditi bassi , fino ad un massimo di (3,3 euro), mentre i redditi alti rimangono "intoccabili".

Il 43 % degli italiani non ha redditi, vive a carico , mentre oltre il 78% di tutto il gettito Irpef è concentrato su 11,6 milioni di contribuenti, poco più di un quarto del totale.

In forte aumento, oltre 12 miliardi di euro, le spese alle lobby militari.

Silenzio assoluto sul «contributo di solidarietà» sulle grandi ricchezze di oltre 500 mila persone che hanno oltre 2 milioni di euro di patrimonio. 

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Caro Direttore,

due Italie a confronto, due mondi in conflitto:  chi lavora, sgobba e  suda e chi , da Manager, si rimpinza. 

Ci si arrampica, in continue contorsioni, solo per  obbedienza di "far piacere " al Capo.

Quasi sei milioni di persone in povertà assoluta; 7 lavoratori su 10 precari; 4 milioni di lavoratori poveri; 2 milioni e 500 mila famiglie in precarietà abitativa 
(150 sfrattate ogni giorno per morosità incolpevole); 2 milioni e 100 mila famiglie che non si possono curare, mentre 4 milioni e 500 mila devono decidere
se indebitarsi per farlo; la dispersione scolastica che colpisce un giovane su cinque;
l’analfabetismo di ritorno al 33%; le disuguaglianze di genere che crescono e
ci vedono all’86° posto nel mondo (in Italia una donna su tre ha subìto violenza).

Non si vuole cambiare nulla.  Le disuguaglianze monetarie e fiscali corrodono nel profondo la democrazia e rappresentano il fallimento di un’intera classe dirigente politica.

Crescono, prolificano solo i  " managers" di partito, figli e parenti, di scarsa competenza,  occupano ogni poltrona, godono di altissima stima.

Direttori  delle massime espressioni culturali, musicali e teatrali,  s'impongono senza titoli, come alla Fenice di Venezia.  

NOTIZIARIOISOLEOLIE.IT 

Caro Direttore, trasmetto il testo della e-mail  che  ho ricevuto  dall'onorevole dr. Giovanni Burtone, sindaco di Militello, con i suoi ringraziamenti.

Preg.mo Dott. Sequenzia,

ho letto e molto apprezzato la Sua lettera, in ricordo di Militello e del mio concittadino Pippo Baudo, il Suo interessamento per la storia del mio Paese. Un pensiero davvero gradito. Con i più vivi ringraziamenti per la gentilissima attenzione e per aver dato modo di veicolare sul "Notiziario delle Isole Eolie" i riferimenti a Pippo Baudo e Militello, lusingato, La saluto cordialmente.

On. Dott. Giovanni Burtone

ED ECCO L'ARTICOLO PRECEDENTE PUBBLICATO DA NOTIZIARIOISOLEOLIE.IT

Caro Direttore,

Militello e Pippo Baudo

Militello in Val di Catania oggi è famosissima in tutta Italia e nel mondo dello spettacolo.
Vi è nato nel 1936 il magistrale Pippo Baudo, straordinario personaggio, interprete dei migliori sentimenti popolari, che ha fatto la storia della nostra televisione.
Originariamente, Militello, " Militus Tellus" (Terra dei soldati), era un avamposto militare romano durante la seconda guerra punica, nel 1115 fu base militare normanna con Ruggero II, e nel 1248, con l' Imperatore Federico II, ingrandendosi divenne potente castello fortificato per la sua strategica posizione.
Militello in Val di Catania è nota soprattutto per una vicenda assai dolorosa, quando il suo castello baronale
fu luogo di uno oscuro delitto passionale.

La  marchesa di Licodia, moglie del barone di Militello Antonio Piero Barresi fu falsamente accusata di adulterio dai cognati.
Ne fu decisa la morte,  insieme al presunto amante.
La fosca vicenda, con tutte le sue  contraddizioni, ha alimentato, nel corso dei secoli, una ricca produzione letteraria e musicale.
"Cavalleria rusticana", uno dei testi più belli  di Giovanni Verga: la cui  trama venne utilizzata  per il libretto dell'omonima opera di Pietro Mascagni.

Mascagni ebbe maggior successo di Verga, che   mosse  causa,  per plagio, contro Mascagni. La causa duro' molti anni, e la storia della baronessa inaugurò una lunga serie di ballate e racconti popolari,di drammi "d'onore", tra  delazioni , accuse  e  gelosie, tra i quali il noto romanzo "La baronessa di Carini "di Salomone Marino, (Borgetto, Palermo, 1847 - 1916), uno dei ricercatori 
più appassionati di canzoni, poesie, costumi, proverbi e del folklore siciliano . Fu amico di Pitrè con il quale fondò la rivista “Archivio storico delle tradizioni popolari siciliani” (A.S.T.P.) nel 1882.
Ancora oggi si tramanda:
"Chianci Palermu, chianci Siracusa, Carini c’è lu luttu ‘n ogni casa.
Attornu a lu casteddu di Carini ci passa e spassa un beddu cavaler ....
lu Vernagallu di sangu gintili ca di la gioventù l'unuri teni.

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Caro Direttore,

la politica delle rottamazioni "fiscali", sostenuta dal governo, da oltre 10 anni, non ha generato nulla.

Dovevano produrre oltre 111 miliardi di euro, di gettito atteso, ma gli incassi "reali " sono stati solo 33 miliardi di euro. Rottamazioni fasulle.

Studi sulla fiscalità italiana dimostrano che a giugno 2025 il debito pubblico italiano ha raggiunto i 3.070 miliardi di euro. 
Detto "Pane al pane", vuol dire che ogni cittadino , anche i nascituri, si trovano , al loro primo vagito, una cartella " a casa", di 52 mila euro, tutto di debiti.

Il governo Meloni chiude gli occhi su molti ricchi evasori, evita controlli, mentre sta rinunciando a ben 408 miliardi di euro di crediti che non potrà mai incassare.

Secondo l’Osservatorio sulla Spesa pubblica e sulle Entrate 2024 ,  solo 1 contribuente su 4 paga le tasse. 
Un esercito di almeno 2,5 milioni di italiani, come fosse " sotto protezione", del tutto legale, non paga un euro al Fisco, moltissimi vivono "esenti", usufruiscono gratis di tutti i servizi, 
la sanità, l'istruzione, le strade, i trasporti, la polizia....etc.. 
Secondo la Corte  dei Conti, la politica della  rottamazione non è servita nulla, ma   ha generato solo nuovi " debiti". Non è cambiato nulla.

Allo Stato oggi, risultano mancanti   oltre  76  miliardi di euro dalle " cartelle rottamate".
Se il sistema fiscale non funziona paga sempre chi non ha mezzi, non funziona nulla, si crea solo nuova miseria. Non si crea nessun futuro.
E noi paghiamo.

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Caro Direttore,

durante le vacanze i giornalisti con i loro fotografi fanno il loro mestiere , girano tra i turisti, tra chi ci abita, fanno domande,  fioccano ovunque interviste.

" Scusi,  Signora, mi dice perchè le piace fare le vacanze qui al mare"? Oppure: " Dato che lei dice di trovarsi bene qui, mi dice che cosa non le piace"?
Grosso modo tutti e tutte rispondono che sono felici, sono contenti, che se la godono.
Non ci sono critiche.  Tutto l'ambiente, mare e monti,  è  "paradisiaco". Nessuno domanda: " ma quanto le costa la vacanza, è contenta?"
cosa ne pensa dei  " pendolari" ...che  insozzano  le strade e le spiagge?

In genere non si risponde. Nulla sui parcheggi inesistenti, il fastidio di avere tanto  rumore notturno,  i servizi " sanitari" assai  deficitari,  costi crescenti  dei trasporti, la scarsità e limitazione delle corse, i " cassonetti" a cielo aperto, come e cosa mangia il turista?
Quando si è in vacanza, si è sollevati da ogni problema. Il turista  pensa solo a divertirsi.

Si..." tutto va bene, ma ci vorrebbe più cura delle spiagge".

Manca poco: Venezia sarà una enorme Disneyland , Firenze un colossale  set per selfie e Roma un parcheggio per milioni di  pullman turistici.

Persino gli islandesi sono preoccupati. Tutti sono contro l’afflusso turistico incontrollato, un danno per tutta la collettività, che ha messo a dura prova le risorse naturali e aumentato per tutti  il costo della vita. 
I residenti di Reykjavík sono preoccupati per l’impatto ambientale e sociale del turismo, che ha visto un numero crescente di visitatori. 
Le autorità islandesi stanno ora esplorando nuove strategie per promuovere un turismo assai  più sostenibile, tra cui la limitazione  degli arrivi, degli alberghi,  la regolamentazione degli affitti turistici , e l’introduzione di entrate per i comuni.

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Caro Direttore,

"Tridicino", creatura di Camilleri,  è un giovane pescatore  siciliano che  fin da bambino vive nel mondo subacqueo, dove tutto è poesia,  quasi un altro ventre materno.

Ci troviamo , come tanti turisti,  che amano le profondità  del  mare di  Vulcano, dove tra le alghe, e forti  correnti, ci vengono incontro  polpi giganti, evitiamo le "dragunare", le terribili "trombe marine” sconfitte con l’arte antica tramandata di padre in padre,  e rocce cariche di conchiglie che “sonano” la musica del vento.

Leggendo Camilleri mi  ritrovo, molto giovane , nel mare di Acquacalda.

Mi sono piacevolmente lasciato anch'io cullare sulle onde e nelle profondità del “ mare “ di Camilleri leggendo il racconto " I quattro Natali di Tridicino".

Ove eterno è il divenire delle cose del mondo. Toccante è  il passaggio del racconto dove  ci  sembra di rievocare le atmosfere di Giovanni Verga , saggezza popolare:
“La vita è come la risacca: un jorno porta a riva un filo d’alga e il jorno appresso se lo ripiglia”.

È altrettanto  bello poter ricevere e condividere spunti di riflessione con i tanti lettori del  Notiziario , appassionati di Camilleri,  ove ci raccontiamo la nostra  vita con ironia e saggezza popolare.

Ricordo ai lettori del Notiziario le ultime uscite in edicola “ La targa “ e “ La tripla vita di Michele Sparacino “.

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Caro Direttore,

Militello e Pippo Baudo

Militello in Val di Catania oggi è famosissima in tutta Italia e nel mondo dello spettacolo.
Vi è nato nel 1936 il magistrale Pippo Baudo, straordinario personaggio, interprete dei migliori sentimenti popolari, che ha fatto la storia della nostra televisione.
Originariamente, Militello, " Militus Tellus" (Terra dei soldati), era un avamposto militare romano durante la seconda guerra punica, nel 1115 fu base militare normanna con Ruggero II, e nel 1248, con l' Imperatore Federico II, ingrandendosi divenne potente castello fortificato per la sua strategica posizione.
Militello in Val di Catania è nota soprattutto per una vicenda assai dolorosa, quando il suo castello baronale
fu luogo di uno oscuro delitto passionale.

La  marchesa di Licodia, moglie del barone di Militello Antonio Piero Barresi fu falsamente accusata di adulterio dai cognati.
Ne fu decisa la morte,  insieme al presunto amante.
La fosca vicenda, con tutte le sue  contraddizioni, ha alimentato, nel corso dei secoli, una ricca produzione letteraria e musicale.
"Cavalleria rusticana", uno dei testi più belli  di Giovanni Verga: la cui  trama venne utilizzata  per il libretto dell'omonima opera di Pietro Mascagni.

Mascagni ebbe maggior successo di Verga, che   mosse  causa,  per plagio, contro Mascagni. La causa duro' molti anni, e la storia della baronessa inaugurò una lunga serie di ballate e racconti popolari,di drammi "d'onore", tra  delazioni , accuse  e  gelosie, tra i quali il noto romanzo "La baronessa di Carini "di Salomone Marino, (Borgetto, Palermo, 1847 - 1916), uno dei ricercatori 
più appassionati di canzoni, poesie, costumi, proverbi e del folklore siciliano . Fu amico di Pitrè con il quale fondò la rivista “Archivio storico delle tradizioni popolari siciliani” (A.S.T.P.) nel 1882.
Ancora oggi si tramanda:
"Chianci Palermu, chianci Siracusa, Carini c’è lu luttu ‘n ogni casa.
Attornu a lu casteddu di Carini ci passa e spassa un beddu cavaler ....
lu Vernagallu di sangu gintili ca di la gioventù l'unuri teni.

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1) Caro Direttore,

desidero ringraziare Sandro Biviano, che scrive:
"Mio padre è stato uno dei più grandi fabbri delle Isole Eolie, iniziò a lavorare il ferro battuto nel 1945 all'età di 9 anni.
In quel tempo non esistevano nè luce e nè strade nelle nostre isole e i lavori venivano tutti realizzati a mano libera, il ferro veniva battuto e forgiato dai 1000 ai 1200 gradi circa e ci volevano giorni e giorni di duro lavoro per realizzare un cancello, l'unica cosa che avevano a disposizione era fuoco, lima, scalpello, trapano a mano,martello e mazza, ma soprattutto tanta buona volontà."
Sono parole di grande umanita´. Sono sani insegnamenti .
Siamo tutti figli della terra e del duro lavoro nei campi. Per un " tozzo di pane".

"Allora si pregiò la durezza del ferro e la lama della stridula sega – infatti prima gli uomini fendevano il legno con i cunei – allora nacquero le diverse arti. Tutto vince il faticoso lavoro e il bisogno che incalza nelle avversità."-
Virgilio-Georgica-I- vv. 143-146.

Nota: Le Georgiche (in latino Georgica, neutro plurale - dal greco γεωργικά / gheorghikà - dell'aggettivo greco γεωργικός / gheorghikòs, "contadino", o, più semplicemente, "agricoltura", dalle parole γῆ / ghé, "terra", ed ἔργον / érgon, "lavoro") sono opera di Publio Virgilio Marone (70- 19 a.C.).

Siamo tutti figli di fabbri, contadini,di tanto sudore.

2) Caro Direttore,
"essere disagiati nel disagio per capire dove si trova il Comune di appartenenza, dove si trova la Sanità, dove si trova la Regione, dove si trova lo Stato"?
CondivIdo ogni parola del lettore del Notiziario Sandro Biviano, martire di tanto egoismo, che coraggiosamente denuncia costantemente quanto sia difficile vivere e semplicemente "spostarsi senza ottenere adeguato, giusto aiuto.”
Chi aiuta il " bisognoso"? Nessuno!
Tutto il sistema " non vede e non sente" !

Solo la buona volontà di alcuni generosi che non dovrebbero farlo. Per legge.
Grazie alle sue denunce e al Notiziario, unica voce nel deserto, altrettanto coraggiosamente riporta, segnala, fa conoscere le tristissime , assurde, storie di ogni giorno, di chi si trova da solo a combattere le " insormontabili" ingiustizie .
In quale stato si trovano oggi le strutture portuali gravemente danneggiate?
Forti venti e mare in burrasca hanno scardinato vecchi pontili, strade, divelto alberi. Come si parte e come si arriva oggi?

Cosa si sta facendo? Come vivere e attrarre turismo se non ci sono nuove robuste opere?
Chi si cura della sicurezza e della accessibilità dei passeggeri ai traghetti dei nostri porti turistici ?
Chi è responsabile, notte e giorno, delle "persone" e dei mezzi, in entrata ed uscita, tenuto conto che ci sono persone, che hanno bisogno di continua assistenza e di particolari mezzi di aiuto?

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