Da Ravenna in linea Massimo Restuccia. I ricordi del passato. Lillo Alessandro

di Massimo Ristuccia

Mi è giunta questa triste notizia è deceduto Lillo Alessandro, figura che resterà nella storia delle tradizioni popolari italiane, maestro e guida dei Canterini Peloritani per anni (foto del 1980 da un testo).

Così scrisse in un testo sui Canterini Peloritani: “….Ormai sono tanti i luoghi che abbiamo raggiunto nel nome del folklore, che lo scrigno dei ricordi è stracolmo, ma ogni qualvolta veniamo a contatto con i nostri corregionali che vivono al di là dei confini della nostra amata Patria, e trascorriamo insieme appena qualche ora, tra una tournée e l'altra, nel ricordo della nostra terra fra canti e danze, nel momento di lasciarci, è un pezzo del nostro cuore che si lacera.

Tutte le volte che ci è dato di offrire canti e danze ai siciliani che vivono all'estero, siamo immensamente felici nell'affermare loro che nessuno mai li dimenticherà perché il folklore, sincera espressione dell'animo di un popolo, unisce e non divide.

In tutti questi anni i sacrifici sono stati anche tanti ma anche tante le soddisfazioni ottenute.

I Canterini Peloritani meritano un elogio incondizionato. Non so quanto io abbia saputo e potuto ricambiare ciò che essi mi hanno offerto con la loro passione, con il loro entusiasmo, sottoponendosi ad una costante preparazione per essere degni rappresentanti di questa incantevole isola. Ho dato con amore ricevendo amore in cambio. Grazie al gruppo, conobbi Maria, mia moglie, e al gruppo donai le mie figlie Patrizia, Donatella, Daniela e Tiziana e sono arrivati i nipotini Danny e Desirée.

Posso solo dire che intendo assolvere un ultimo compito verso la mia Messina che porterò sempre nel cuore e in modo particolare verso i Canterini di ieri e di oggi, autentici ambasciatori dell'immagine Sicilia. Ho un solo, vivo, grande desiderio: realizzare il centro polifunzionale denominato «>.

LILLO ALESSANDRO .
E’ stato per anni presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari

Nell’ottobre del 1981 Lillo Alessandro viene eletto presidente dal Consiglio Nazionale. È l’inizio per la F.I.T.P. di un particolare nuovo indirizzo durante il quale la cultura popolare costituisce un punto di riferimento fondamentale. Quindi la Federazione aderisce a diverse organizzazioni internazionali impegnate nella documentazione e valorizzazione delle culture popolari dei diversi contesti geografico-culturali; aderisce ai programmi delle seguenti associazioni: IGF, IOV, CIOFF, EFCO e CID. Su tali presupposti di sviluppo politico-culturale, infatti, vengono istituiti diversi eventi che, nel tempo diventeranno occasioni significative della vita della Federazione e dei gruppi. “Italia e Regioni”, “Il Folklore e il Fanciullo” e altre manifestazioni, negli anni ’80 e ’90 sono state fondamentali occasioni di incontro, di socializzazione e di confronto tra i diversi gruppi folklorici di tutte le regioni d’Italia, mostrando come le rappresentazioni spettacolari siano, con le messe in scena delle culture popolari delle diverse località, una particolare forma di interpreazione e, quindi, di loro rifunzionalizzazione. 

Da qui, con il parere favorevole del Ministero delle Finanze e con Decreto n. 10.1507/12000 A (74) del 19 febbraio 1983, la Federazione Italiana Tradizioni Popolari riceve il riconoscimento di Ente Morale Nazionale a finalità assistenziali. Successivamente, ai sensi della Legge n. 123/1980, è dichiarata Ente “tabellato” presso il Ministero ai Beni Culturali. È il periodo in cui la F.I.T.P. è seguita culturalmente da Aurelio Rigoli e ha la collaborazione di illustri studiosi come Giovanni Bronzini, Giuseppe Bonomo, Enrica Delitala, Matilde Callari Galli, Paolo Sibilla e Anna Maria Amitrano Savarese.

Nel gennaio del 1994 si apre un momento di crisi organizzativa che condurrà all’assemblea di Falerna (CZ) del 7-8 maggio dello stesso anno; in questa riunione è stato modificato sostanzialmente lo Statuto; tra le modifiche apportate viene sancito che tutti gli Organi Centrali della FITP (Presidente nazionale – Giunta federale – Segretario generale – Tesoriere, oltre, naturalmente, i collegi dei Sindaci revisori e dei Probiviri) devono essere eletti, direttamente, dall’Assemblea Generale, massimo organo della Federazione. Pertanto l’Assemblea decide di dare immediata esecutività alla delibera di modifica dello statuto e, quindi, per acclamazione, procede, per la prima volta, all’elezione diretta di tutti gli organi centrali. 

Un’ulteriore modifica della Statuto avviene a Tagliacozzo durante l’Assemblea del 21 novembre del 1998; in tale occasione lo Statuto è stato redatto davanti al notaio Dr. Roberto de Falco, Notaio in Avezzano, con Rep. con Rep. n. 549 – Raccolta n. 283 e viene registrato ad Avezzano il 24/11/1998 al n. 1287; questo Statuto è quello attualmente vigente. La presidenza della Federazione è retta da Lillo Alessandro sino all’Assemblea di Fiuggi del 26-27-28 gennaio del 2007.

Categoria
cultura

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