Da La Plata in linea Matias Colado La Greca. Libertà o regolamentazione nel mondo digitale?
di Matias Colado La Greca
Libertà o regolamentazione nel mondo digitale?
I social network, in quanto tali, rappresentano in un certo modo il parossismo del consumo: più un contenuto diventa virale, più acquisisce un valore simbolico “economico”. Un valore che non distingue tra verità e menzogna, tra scienza e assurdità. Più discussione, conflitto ed emozione estrema ci sono, più aumenta il tempo trascorso davanti allo schermo. Sappiamo che, lungo la storia dell’umanità, la menzogna e la falsificazione dell’informazione sono state pratiche abituali. Tuttavia, oggi la coppia Social Network + IA sta approfondendo la scomparsa di quel quadro di riferimento che ci permetteva di distinguere il vero dal falso. Questa situazione non è casuale. Nei social, l’informazione non scorre liberamente verso ciò che scelgono gli utenti, ma verso ciò a cui la spingono i meccanismi che modellano le loro preferenze.
Esiste una concezione ideologica esplicita da parte dei leader che determinano o influenzano queste dinamiche: “La Libertà”, affermano. Una libertà che però opera su condizioni e strutture già inclinate. Si proclama una libertà assoluta in un contesto in cui agiscono forze preesistenti e determinanti. È stato notevole, ad esempio, il conflitto che si scatenò nella Silicon Valley durante le prime settimane dopo la vittoria di Donald Trump nelle ultime elezioni: gli investitori —in particolare quelli del settore cripto, dell’IA e delle startup di ispirazione libertaria— spinsero per un Internet con meno regolamentazione e una 'libertà assolutista' più ampia. E molte altre aziende tecnologiche dovettero allora adeguarsi a questa impostazione.
Nel caso di Meta è stata annunciata l’eliminazione del suo programma di ‘fact-checking’ (il sistema di verificatori indipendenti incaricati di individuare notizie false o ingannevoli). Conviene ricordare che si tratta di un social network che, anche con le proprie politiche di autoregolamentazione, ha già generato un livello considerevole di rumore e disordine nell’ambito digitale, quando non una deliberata interferenza nei processi elettorali. Nella tradizione culturale e teologica, Sodoma e Gomorra rappresentano una società che, abbandonando la rettitudine e il senso del bene comune, precipita in un disordine che finisce per consumarla. Questa immagine oggi funziona come metafora per comprendere il clima che domina gran parte del mondo digitale. Molti dei leader politici ed economici contemporanei proclamano la libertà dentro il caos.
Di fronte a questo scenario, l’atteggiamento personale assume un peso decisivo. Quando non esiste una tutela solida del cittadino —né imprenditoriale, né statale, né istituzionale— spetta a ciascuno esercitare l’autocontrollo, la prudenza e una disciplina interiore. In ultima analisi, la libertà più autentica risiede nel conservare la capacità di scegliere ciò che ci fa bene e nel mantenere un ordine proprio di fronte al rumore permanente del mondo digitale attuale.