Controcorrenteoliana: Lettera di un eoliano mai nato alle Eolie

Controcorrenteoliana: Lettera di un eoliano mai nato alle Eolie

Carissima Lipari,

sei veramente impagabile e magari per merito o colpa dell'Unesco. E' da tanto tempo che sentiamo la mancanza della tranquillità in queste isole, apparentemente serene e beate. Molti, in questi ultimi vent’anni hanno risentito del "carismo".  Hai aumentato anno dopo anno le tue prestazioni ed ultimamente anche la pressione fiscale di oltre il 40%. Fa veramente piacere, che i cittadini “contribuentisolani" abbiano accettato il “bordelloso” aumento, merito di una“preziosita' spuntata dal cielo come un drone fiscale. Lipari bella, Tu fai finta di non sapere che vivere nelle Tue isole é diventanto un lusso, tant'è che le grosse imbarcazioni “yachttoni” ci guardano, ed i patron raramente mettono piede a terra. "AbitantiLiparoti" e non, spennati sulla via della povertà, perché al caro vita bisogna aggiungere anche i cari servizi che in queste isole sono assenti e bisogna partire sempre, per ogni necessità. I liparoti gestiti dai lupiroti hanno ormai due soci. Uno é lo Stato, l'altro il Comune con il quale dividono stipendi ed utili imprenditoriali senza partecipazione alle perdite. Ma chi salverà gli isolani che andrebbero finanziati singolarmente perchè non sono “terrafermisti". Il comune parla di aumento dei costi. Bravi e bravi a saldare i debiti con i soldi Liparitiani. Mai sentito dire che esistono i risparmi e i metodi per risparmiare, partendo dai servizi per i quali é stato chiesto il salasso del 40% ed oltre. Si parla di Lipari, in quanto, gli immobili di Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi e Vulcano hanno un valore stellato. Non può esistere alcun equo bilancio, come quello approvato con l’intervento del Commissario il cui comportamento è stato valutato dal Tar di Catania. Tutto molto lontano dalla quotidianità e dai problemi dell’isola e dalle spese dei rifiuti solidi-urbani, per conoscere le voci essenziali bilanciate. Non era un requisito preliminare aumentare le tasse ai cittadini, per approvare il bilancio. Si poteva intervenire sulle spese in uscita con milioni di euro all’anno, dove pochi accumulano ricchezze a spese dei cittadini che non vivono di turismo e dove l’ago della bilancia trasportato dai servizi ha preferito tassare i malcapitati "tar...iati". Forse si viveva meglio quando le isole erano conosciute grazie alla pomice d’oro, senza l’ingresso del Patrimonio dell’Umanità diventato patrimonio di pochi. Altro che più paghi meno pagano tutti. E’ tutto il contrario. Un caro, anzi un carissimo carico di saluti Lipari "Bedda" che rimani sempre preziosa anche senza servizi essenziali e sempre distaccata anche per i professionisti locali.

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