Rassegna Stampa.
di Massimo Gramellini
Il cretino non è più solo specializzato, come si rammaricava Flaiano. Da quando esistono i social, è diventato digitale. La parola cretino viene qui usata in senso lato, per indicare chi ha atrofizzato i circuiti che collegano il cervello al cuore. Una intelligenza artificiale, però senza l’intelligenza. Una persona che, di fronte alla notizia che il mare di Taranto ha restituito il corpo di un uomo uscito in barca con gli amici nonostante il maltempo, attiva immediatamente la tastiera del telefono per digitarvi banalità pontificanti sulla falsariga del refrain da Bar Sport: «Se la sono andata a cercare».
Una persona - tante persone, una marea di persone - che invece di riempire il senso delle loro esistenze con qualche provvidenziale minuto di silenzio, commentano la tragedia con l’assertività dei lupi di mare e la sensibilità di un branco di rinoceronti in tutù. «Ma che fessi, non si erano accorti che c’erano le onde alte?»
Forse c’erano, o forse no, l’importante è esprimere giudizi istantanei e definitivi, che il cretino digitale scrive senza minimamente essere attraversato dal sospetto che sono riferiti a morti e a dispersi e che potrebbero venire letti dai parenti. Che infatti li leggono e sbiancano, tanto che una figlia di Claudio Donnaloia, il morto accertato, denuncia in pubblico la vergogna di certe manifestazioni gratuite di disumanità.
Sarebbe già qualcosa poter dire che si è toccato il fondo. Invece sappiamo che da oggi si incomincia a scavare. (corrieredellasera)