
Lipari. Comune, "rifiuti e acqua stangata all'orizzonte..." E a pagare saranno sempre i soliti "fessi"?
di Giacomo Biviano
COSí SI METTE IN GINOCCHIO LIPARI.
Il Sindaco Gullo ha approvato l'aumento della TARI di circa il 40% rispetto allo scorso anno, la cosiddetta tassa sui rifiuti. Sempre con determina sindacale, ha anche disposto l'incremento delle tariffe del servizio idrico superiore al 20-30% rispetto agli anni passati.
Al di là della legittimità o meno di questi ingenti aumenti — in particolare quello della TARI, non posso non pensare alle famiglie e alle attività commerciali che già oggi faticano ad arrivare a fine mese.
Un rincaro di tale portata rischia seriamente di mettere in ginocchio l’economia del nostro territorio, a partire proprio dalle famiglie.
Aumentare tributi e tariffe in modo così drastico può apparire come una soluzione immediata, ma porterà con sé conseguenze pesanti: molti cittadini non avranno materialmente la possibilità di sostenere questi costi, con inevitabili ripercussioni sociali in quanto le cartelle esattoriali arriveranno ugualmente, e molte imprese rischieranno la chiusura o cmq il depauperamento del proprio patrimonio.
In passato, anche per quanto riguarda il servizio idrico, sono stati ottenuti finanziamenti mirati che hanno evitato di gravare sulle tasche dei cittadini. Per la tari è stata invece utilizzata una parte della tassa di sbarco e/o si è riusciti ad aumentare il trasferimento regionale del contributo per il costo del trasporto. Ritengo che quella dovesse essere la strada da percorrere, almeno per coprire gran parte dei costi.
Proseguendo su questa linea, si rischia seriamente il baratro.