
Isole di Sicilia, Todaro: La continuità territoriale è un diritto costituzionale
Trasporti marittimi in Sicilia: cinque anni di annunci, proroghe e illusioni. Todaro: “La continuità territoriale è un diritto costituzionale, non un favore”
Dal 2020 al 2025, le promesse di rivoluzione nei trasporti marittimi verso le isole minori siciliane si sono trasformate in una sequenza di bandi deserti, proroghe e soluzioni tampone. A denunciarlo è l’imprenditore del settore energetico Angelo Todaro, da tempo impegnato nel richiamare l’attenzione sulle difficoltà dei collegamenti da e per Ustica, Eolie, Egadi, Pelagie e Pantelleria.
La cronistoria parla chiaro:
2020 - Annuncio della liberalizzazione dei collegamenti.
2021 - Gara deserta, nessun armatore partecipa.
2022-2023 - Bandi parziali, proroghe e convenzioni straordinarie.
2025 - L’estate si apre con il blocco delle tariffe… ma solo per 30 giorni.
«Cinque anni senza una soluzione strutturale - sottolinea Todaro - mentre i cittadini affrontano servizi scadenti e tariffe insostenibili. Da e per Ustica si continua a viaggiare con aliscafi obsoleti e orari incerti, le Eolie denunciano sprechi e corse inutili, le Egadi vedono residenti penalizzati e turisti spremuti. Nel frattempo la Regione si rifugia nei comunicati e nelle proroghe».
Todaro rilancia alcune proposte concrete: contratti unici, flotte moderne con standard di qualità certificati, penali severe per gli inadempimenti, tariffe residenti bloccate.
«La continuità territoriale - ribadisce - non è un favore che la politica concede, è un diritto costituzionale. Se la Regione non è in grado di garantirlo, lo ammetta. Altrimenti lasci spazio a chi può farlo».
Le isole minori non sono un peso da sopportare, ma un patrimonio da proteggere.
Per questo, conclude Todaro, «è tempo che i cittadini pretendano una soluzione vera, perché senza trasporti dignitosi rischiamo di trasformare gli isolani in emigranti del mare».