
Il movimento terra a Mazzarrà Sant'Andrea era in mano al clan, tre arresti
Due in carcere e uno ai domiciliari. Il grave quadro indiziano raccolto nei loro confronti ha consentito di giungere alla contestazione del delitto di «trasferimento fraudolento di valori», aggravato dal metodo e dalla finalità mafiosi. Il provvedimento cautelare è stato emesso nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Dda di Messina e delegata ai carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha documentato la perdurante operatività dell'esponente mafioso dei Mazzarroti, già collaboratore di giustizia il quale, avvalendosi degli altri due indagati (fratelli), avrebbe esercitato ingerenza nelle attività economiche ed imprenditoriali nel territorio di Mazzarrà Sant'Andrea, imponendosi nel settore del movimento terra, talvolta con "agganci" negli uffici tecnici dell'Ente.
Agli arresti sono finiti Carmelo Bisognano, 60 anni, di Mazzarà Sant’Andrea, Antonino Giardina 36 anni di Messina e suo fratello Davide, 22 anni, nato a Patti.
I fatti contestati risalgono al luglio 2023 e si sarebbero protratti nel corso del 2024. L'attività investigativa ha accertato l'attribuzione fittizia a un indagato, incensurato, di una impresa edile, in realtà gestita dal pregiudicato mafioso insieme al fratello i quali, prodigandosi per ottenere l'assegnazione di appalti da parte del Comune di Mazzarrà Sant'Andrea, avrebbero lucrato sull'affidamento dei medesimi lavori pubblici.