I dati del Sud dopo l’indagine di AstraRicerche: al primo posto famiglia e affetti

I dati del Sud dopo l’indagine di AstraRicerche su com’è cambiata la percezione in Italia Il piacere autentico? Al primo posto famiglia e affetti: 9 siciliani su 10 vogliono “semplicità”

Il 72% lo identifica nelle relazioni; il 75% dichiara di aver modificato l’approccio, oggi incentrato sulle piccole cose. Per 3 italiani su 5 conta più autenticità del lusso. In primis tempo per sé, relax e attività all’aria aperta, cibo, risate e sessualità

Nove siciliani su dieci vogliono “semplicità”, il 72% identifica il piacere nella famiglia e nelle relazioni affettive e il 75% dichiara di aver modificato nel tempo l’approccio preferendo oggi le “piccole cose”: la stragrande maggioranza (92%) considera i momenti piacevoli uno strumento concreto per la salute mentale e l’equilibrio, confermando la centralità della dimensione emotiva e relazionale nella cultura del Mezzogiorno. Sono alcuni dei dati, riguardanti il Sud Italia e le Isole, della ricerca nazionale di AstraRicerche su com’è cambiata la percezione del piacere in Italia. I principali highlight emersi sono leesperienze autentiche: per il 70% questo significa tempo dedicato a sé stessi e relax, cibo ed esperienze di gusto (69%) e relazioni affettive; la relazione con famiglia e affetti al top della classifica dei piaceri più autentici e gratificanti. In fondo al ranking la ricerca di posizioni prestigiose, lusso e popolarità tra amici e social media. 

Tre italiani su quattro hanno cambiato la propria percezione del piacere con il passare dell’età, dando maggiore valore alle cose semplici (60%). Le donne associano maggiormente il piacere a relazioni, benessere emotivo e autenticità, mentre gli uomini lo legano più delle donne alla realizzazione personale e professionale, con un calo di questa visione con l’età. Dunque in un’epoca dominata dalla velocità, dall’iperconnessione e da una costante esposizione al giudizio altrui, gli italiani sembrano prendere una direzione diversa: rallentare, semplificare, riscoprire l’essenziale. L’indagine è stata realizzata per Imperial Brands in occasione del lancio di un nuovo dispositivo a tabacco riscaldato Pulze 3.0 e il quadro che ne emerge è chiaro: per tre italiani su cinque il piacere non è un’esperienza materiale, ma emotiva. A prevalere non sono i beni di lusso, lo status o la popolarità, ma i momenti semplici, vissuti con consapevolezza e spesso condivisi con le persone care.

Lontano dall’essere un lusso da concedersi di tanto in tanto, il piacere viene vissuto sempre più come una pratica quotidiana, legata a scelte intenzionali: rallentare, staccare dalla tecnologia, coltivare la gratitudine, dedicare tempo a sé stessi e agli affetti. Oltre il 90% degli intervistati considera i momenti piacevoli come veri e propri strumenti di benessere mentale: capaci di ridurre lo stress, aumentare la consapevolezza del presente e rafforzare la propria identità. Il piacere diventa così non solo una forma di gratificazione, ma anche un mezzo per coltivare equilibrio, autenticità e benessere emotivo.

 Non sorprende, quindi, che solo una piccola minoranza associ oggi il piacere autentico a dimensioni legate al possesso o all’apparenza: appena il 22% cita l’acquisto di beni costosi come fonte di piacere, il 10% la popolarità sui social e il 9% il lusso. Anche la realizzazione professionale, pur restando importante per molti, non è percepita come una delle esperienze più autentiche. Questo cambiamento è particolarmente evidente con l’avanzare dell’età: quasi tre italiani su quattro affermano di aver cambiato la propria percezione del piacere nel corso della vita, e il 60% dichiara di dare oggi più valore alle cose semplici rispetto al passato.

Le differenze di genere offrono un’ulteriore chiave di lettura: le donne, più degli uomini, associano il piacere a una dimensione relazionale ed emotiva: per loro, i momenti di qualità con le persone care (74% rispetto al 62% degli uomini), la cura di sé (75% rispetto al 65%) e la gratitudine per le piccole cose sono elementi centrali. Sono anche più propense a considerare il piacere un modo per ritrovare equilibrio mentale (92% rispetto all’87%) e rafforzare l’autenticità personale (92% rispetto all’89%). Gli uomini, invece, mostrano una maggiore attenzione alla dimensione della realizzazione, sia professionale (40% rispetto al 32% delle donne) che individuale, anche se questa visione tende ad attenuarsi con l’età.

Questi dati restituiscono un quadro chiaro: oggi il piacere degli italiani non è più legato a lusso, status o apparire, ma a esperienze autentiche, relazioni significative e momenti di benessere personale.

Uomini e donne di tutte le età mostrano un approccio comune, cercano piaceri che abbiano un senso reale, che migliorino la vita di tutti i giorni e che possano essere apprezzati nel tempo, giorno dopo giorno. Pulze 3.0 vuole posizionarsi come una scelta che si integra senza complicazioni nella routine quotidiana di chi cerca piacere nella semplicità, lontano dal superfluo e vicino a ciò che conta davvero.

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