Da Torino in linea Daniele Sequenzia. Le Kessler
di Daniele Sequenzia
Caro Direttore,
le " Gemelle Kessler", le leggendarie gemelle ballerine tedesche, tanto amate in Italia, hanno deciso di morire insieme, come loro ultimo desiderio.
Nate nel 1936 nella Germania Orientale , poi territorio sovietico dal 1945, riuscirono a mettersi in salvo con la famiglia nella Germania Federale e a 19 anni ballarono tra le fila delle sensuali Blubell Girls, mentre a 40 finirono sulla copertina di Playboy. Alice e Ellen Kessler, creature irragiungibili, alte, magre, bionde , fisico perfetto, fecero impazzire gli italiani, che non avevano mai visto sugli schermi televisivi, tanta bellezza " esplosiva". Niente di peccaminoso, di trasgressivo, vere professioniste, le Kessler sono state sempre esempio di " buon gusto". Ma loro gambe lunghe e affusolate sono entrate immediatamente nell'immaginario collettivo, stravolgendo le datate abitudini dei programmi RAI TV. Il pubblico italiano voleva le Kessler. Il loro debutto , con Giardino d'inverno, fu subito un successo, insieme al Quartetto Cetra e a Henri Salvador.
Le due sorelle sono diventate una presenza costante per la RAI tv, affascinando il pubblico per il loro talento , la loro viva intelligenza, la loro ironia.
Con il successo scoppiarono anche proteste, violente polemiche su tutti i giornali, scontri in Parlamento, " crisi di governo", " le Kessler" non debbono far vedere le gambe.
Sono " peccaminose". Avidamente invece gli italiani guardavano le loro gambe , diventando un caso nazional-popolare nel 1961, quando la RAI TV a "Giardino d'inverno" in difesa della "moralità del governo" a guida Democristiana, a salvaguardia della sana moralità dei giovani italiani , imposero loro di esibirsi ma con "le calze nere".
Quei collant coprenti un metro di gambe che fanno girare la testa ai maschi italiani li volle Bernabei in persona.
“Non si doveva mai vedere la pelle”, hanno spesso ricordato le gemelle tedesche spiegando che durante le prove generali c’era sempre un funzionario del Vaticano che vigilava, bloccava, censurava, modificava. Scollature, lembi di bacino, ginocchia, qualche parola di troppo.
Via tutto. Eppure : “Ci si muoveva sul filo della censura ma intanto si modernizzava il paese”. Basta qualche flashforward. Da-da-un-pa, La notte è piccola per noi, Su e giù.
Tutte sigle di Studio Uno fino al 1966 e le Kessler sempre con i collant scuri. A dire il vero, le calze sembrano sempre meno scure. Nel 1962 le Kessler girano uno dei primi spot per la Omsa, quello del celebre refrain “che gambe!”
Ma proprio esibendosi con le " calze nere" fecero esplodere i televisori, mentre chi li voleva " spenti", chi invece le voleva vedere " nude", mentre ovunque echeggiava, in ogni cortile, il sincopato, sensualissimo , travolgente "Da-da-un-pa".
Travolgente ritmo , che aboliva ogni " regolamento " castigato" , le Kessler, raggiungevano il massimo, mai provato prima, muovendo" sensualmente" mani e piedi , sotto la guida del mitico coreografo don Lurio.
Le due sorelle ed il cinema. Hanno recitato al fianco di Walter Chiari nel film Il giovedì di Dino Risi del 1964, e di Alberto Sordi nell'episodio Guglielmo il dentone del film I complessi del 1965.
Dopo oltre 20 anni di successo in Italia, nel 1986 Alice e Ellen sono tornate nella loro Germania, scegliendo di risiedere a Grünwald, sobborgo di Monaco Di Baviera, in due appartamenti separati ma comunicanti.
Sono tornate più volte in Italia per partecipare a programmi tv, come Una rotonda sul mare nel 1990 e Super Ciro nel 2004. Nel 2011, hanno recitato nel musical Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Giancarlo Sepe. Nel 2014 sono state ospiti al Festival di Sanremo, dove hanno riproposto il loro successo "Quelli belli come noi."