Da Roma in linea Bruno Cirotti
La contro replica
di Bruno Cirotti
Caro Bartolino, leggo di un' intervento fatto sul tuo Notiziario che mi chiama in causa per un post fatto nei giorni scorsi. Ti prego perciò di concedermi un breve spazio per una replica, che ritengo legittima.
Egregio dott. Corrado
è con un certo stupore che leggo un lungo intervento sul "Notiziario" a chiosa di un mio post fatto su Facebook nei giorni scorsi e mi preme chiarirle alcuni aspetti, affinchéquel confronto, che lei auspica tra persone civili, abbia la giusta dimensione.
1°) non ho usato il "Notiziario" per esprimere un parere che riguardava il gay- pride in programmazione il prossimo 12 luglio. Il mio intervento è stato autonomamente ripreso dal mio amico direttore senza che lo stesso mi avvertisse (e, considerata l'amicizia ed il rispetto reciproco, non c'era neanche il bisogno).
2°) il mio intervento era rivolto a commento di alcune considerazione fatte su un blog che riguardavano il gay pride e che usavano motivazioni pretestuose per chiedere lo spostamento della sfilata
3°) la mia formazione di medico è stata fatta nella disciplina meno scientifica che esiste e mi ha insegnato che la verità assoluta non è di questo mondo. Figuriamoci, perciò se ritengo di avere in dote una chimera come la verità. Nè uso il mio passato, che credo non interessi a nessuno, per motivare quello che è un semplice pensiero e che meno che mai può essere considerato una tesi o tantomeno un dogma.
Lei mi accusa di aver tacciato di omofobia tutti coloro che la pensano diversamente da me. Mi permetta di farle notare che ho usato la parola omofobia tre sole volte nel mio intervento. Quando ho detto che nell'isola prosperavano (in italiano prosperare significa aumentare di numero, prendere forza, svilupparsi) quando ho spiegato che gli omosessuali sono persone che amano spendere e divertirsi e alla fine, quando li ho invitati il 12 luglio a recarsi in spiaggia. Se questo per lei significa tacciare di omofobia tutti coloro che la pensano differentemente da me ed "autoelevarmi" lei mi giudica presuntuoso ogni oltre limite.
Per quello che attiene poi il suo disagio nell'aver partecipato ad un gay pride, mi permetta due considerazioni. La prima riguarda aver paragonato l'ordinanza del comune contro la musica, con il gay pride. Non credo che le due cose abbiano nessuna attinenza, visto che la prima dovrebbe tutelare la quiete pubblica (come previsto dalle leggi che le lei conosce meglio di me) e, nel secondo caso, non si capisce cosa avrebbe dovuto fare il sindaco. Forse un'ordinanza contro l'abbigliamento indecoroso che avrebbe potuto turbare le persone? Non mi risulta che ci sia una legge che lo preveda.
E, nel caso, credo che se qualcuno si può turbare alla vista della sfilata, può sempre seguire il mio consiglio di recarsi in spiaggia in compagnia di un buon libro.
Negli anni settanta, quando lei non era ancora nato, chi si metteva in topless era passibile di accusa di reati contro la pubblica morale. Col tempo questa percezione è cambiata e nessuno ha avuto più nulla da ridire contro il topless. Ma credo che nessuno dei moralisti andasse di proposito in una spiaggia dove c'erano donne in topless. Non vedo perchè chi è contro il gay pride debba per forza assistere alla loro sfilata.
Io non ho attaccato i dubbiosi, io ho solo esposto delle considerazioni che miravano a sgretolare un insieme meschino di scuse (cosa faranno i commercianti danneggiati dal dover rinunciare all'incasso, i diportisti che non potranno fare shopping scendendo dai loro yacht, il rischio di clamorosi disordini causati da una folla incontrollata ed incontrollabile, ecc.) volte a creare una opposizione precostituita ad un evento che si svolge in tutto il mondo da oltre 50 anni, isole Egadi comprese.
Se poi questo, per lei vuol dire che sono arrogante, pazienza. Me ne farò una ragione
Link VIDEO https://www.facebook.com/share/v/16XCMHids3/?
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