
Brindisi, dirigente della polizia nativa di Lipari si suicida in questura. Il cordoglio della giunta Gullo
Una vice questore aggiunto della polizia si è suicidata lunedì mattina all'interno del suo ufficio in questura a Brindisi. Sandra Manfrè 41 anni di Lipari, era vice dirigente della squadra mobile. Ha usato la pistola d'ordinanza. Sul posto si è recato il procuratore facente funzioni Antonio Negro.
La tragedia si è consumata poco dopo le 7:30. Ha utilizzato la pistola di ordinanza per compiere il gesto estremo. Vano è stato ogni tentativo di soccorso da parte del 118. Era rientrata da poco dalle ferie trascorse nella sua isola e nulla avrebbe potuto lasciar presagire quanto sarebbe accaduto. Un suicidio che desta sconcerto e incredulità per la stima per la sua serietà e professionalità. Difficile al momento stabilire quali sarebbero le motivazioni. Anche se non si esclude la depressione. Sulle indagini c'è riserbo. Ma l'interrogativo è d'obbligo “perchè in questura?”. Sgomento anche a Lipari. Era nata nella borgata di Pianoconte.
Sull'isola era molto conosciuta ed apprezzata per la brillante carriera raggiunta dopo la laurea.. Anche se dopo qualche anno il primo dispiacere per la morte del padre Nino, affermato chef eoliano e presidente dell'associazione “Terme di San Calogero”. La donna era sposata con un ispettore di polizia del commissariato di Mesagne. Lascia una figlia di 3 anni e a Lipari mamma Maria Ziino e il fratello Cristian. Ora si procederà agli accertamenti di rito e nelle prossime ore la salma verrà restituita alla famiglia.
Ai familiari in questo momento di grandissimo dolore le condoglianze di Gennaro, Salvatore, Bartolino Leone e famiglie
IL CORDOGLIO
Ha destato profonda commozione la tragica notizia della nostra concittadina Vice Questore della Polizia di Stato Sandra Manfrè, eccellente donna e di grande capacità, dai profondi valori e ideali, che ha rappresentato per Lipari e le Eolie un vero orgoglio per la sua preparazione e per i traguardi raggiunti.
Con grande affetto e riconoscenza l’Amministrazione esprime vicinanza e cordoglio alla figlioletta, alla mamma, al marito, al fratello e ai familiari tutti.
La sua mancanza lascia un vuoto incolmabile nell’intera comunità isolana e l’Amministrazione Comunale intende testimoniare tutta la sua stima e, nel contempo, tutta la sofferenza che la sua tragica fine ha provocato per la comunità tutta.
IL SINDACO (dott. Riccardo Gullo)
L'INSEDIAMENTO A BRINDISI
A Brindisi si era insediata il 6 settembre 2022. Arrivò da Commissario capo e ricoprì l'incarico di vice dirigente della Squadra Mobile, diretta dal vicequestore Rita Sverdigliozzi. Il questore di Brindisi, Annino Gargano rimarcò che la sua presenza contribuirà ad “alzare il livello di professionalità della questura”.
Dalle organizzazioni sindacali arrivano messaggi di cordoglio per l'improvvisa scomparsa del vice questore aggiunto Sandra Manfré, trovata priva di vita all'interno di un ufficio della questura di Brindisi, a seguito di un estremo gesto. “Tutto il Siap - si legge in una nota del segretario generale del sindacato, Giuseppe Tiani - si stringe, esprimendo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia, al questore e a tutta la comunità dei colleghi di Brindisi. Il dolore per la perdita di una donna e collega di grande sensibilità, disponibilità e professionalità è grande e il vuoto che lascia tra tutti quelli che l'hanno conosciuta è certamente incolmabile”.
Cordoglio anche da parte della segreteria provinciale Fsp Polizia di Stato di Brindisi, “che in questo momento di grande dolore, si stringe con affetto e commozione alla famiglia, agli amici ed a tutti i colleghi che hanno condiviso con lei il servizio e la dedizione verso lo Stato e i cittadini. La sua professionalità, il suo impegno e la sua umanità resteranno un esempio per tutti noi”.
Il commissario capo Sandra Manfré
Sandrà Manfré ha vinto il concorso da funzionario pubblico nel 2014 ed ha avuto come prima sede quella di Reggio Calabria, dove ha prestato servizio inizialmente come vice dirigente delle Volanti e poi nella Mobile, dedicandosi ai reati contro la persona. “Quella di Reggio Calabria – afferma – è stata un’esperienza bella professionalmente. Ora sono contenta di essere qui”.
Il trasferimento a Brindisi è stato dettato da esigenze sia professionali che personali. Il commissario capo Manfré ha infatti sposato un ispettore di Mesagne, con cui ha deciso di mettere radici nel Brindisino. “Non vedo l’ora – conclude - di mettermi a disposizione di questa provincia. In queste prime ore ho visto una squadra unita che lavora in sinergia con il territorio”.
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