Stromboli, 6 milioni e mezzo per la messa in sicurezza dell’isola dopo le continue alluvioni
Primi interventi urgenti di Protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 19 al 20 ottobre 2024 nel territorio di Stromboli. Leonardo Santoro, segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia ha riferito che grazie al finanziamento di 6 milioni e mezzo si possono attuare gli interventi necessari ed urgenti per l’esecuzione di opere idrauliche mirate alla mitigazione del rischio esondazione nell’isola che hanno creato non pochi problemi agli abitanti ed ai villeggianti soprattutto alla luce della antropizzazione in atto esistente con edificazioni realizzate in adiacenza alle incisioni torrentizie ed interferenze della viabilità con i corsi d’acqua.
Gli interventi consistono prevalentemente in opere di ingegneria naturalistica, da eseguirsi nei tratti sommitali del vulcano, a monte del centro abitato, aventi funzioni di contenimento di colate detritiche. I lavori – si precisa - non interferiscono con gli interventi strutturali già previsti. La progettazione è mirata esclusivamente alla mitigazione del rischio per la pubblica e privata incolumità derivante dalle esondazioni dei torrenti nell’isola, continuando comunque a permanere un rischio residuo per la pubblica e privata incolumità. C i saranno anche accertamenti mirati alle verifiche sulla regolarità urbanistica degli immobili realizzati in adiacenza alle incisioni torrentizie e sulle interferenze della viabilità esistente con i corsi d’acqua.
A seguito dei vari eventi verificatisi negli ultimi anni (incendio, alluvioni, eruzioni) e di quanto constatato a seguito dei numerosi sopralluoghi effettuati dai tecnici che hanno consentito una migliore conoscenza dei luoghi, dopo l’attività eruttiva del vulcano è stato accertato che vi è stato un susseguitasi a partire dal mese di giugno 2024 di notevoli colate detritiche, determinate dall’erosione spondale dei torrenti Montagna Russo e San Bartolo, nei tratti sommitali del c ratere. La criticità emersa, fenomeno inedito, è rappresentata da una costipazione delle ceneri vulcaniche che per effetto delle elevate temperature raggiunte in quota si fondono e cristallizano con un effetto di tipo basaltico, formando un tappeto impermeabile che in caso di pioggia facilita lo scorrimento delle acque, con aumento della velocità di corrivazione e rischio alluvione nel sottostante centro abitato.
Per eliminare la criticità era stato predisposto ed inviato al dipartimento della Protezione Civile Siciliana un “Progetto per la parziale rimozione delle ceneri vulcaniche accumulatisi in corrispondenza dei quattro impluvi imbriferi soprastanti il centro abitato e manutenzione sentieri nella riserva naturale per l’importo di 170.101,04 da eseguirsi, a cura del dipartimento dello sviluppo rurale.
Per le continue colate detritiche che si verificano nei torrenti Montagna Russo e San Bartolo ad ogni evento piovoso di particolare intensità, i tecnici ritengono necessaria ed urgente l’esecuzione delle lavorazioni previste nel progetto poiché le stesse colate inficiano l’efficacia delle opere di contenimento appena installate. Consigliano anche una indispensabile programmare una manutenzione periodica (rimozione depositi alluvionali) dei torrenti Montagna Russo e San Bartolo, al fine di non pregiudicare anche gli interventi strutturali previsti e vi è un impegno di spesa annuo rispettivamente di € 25.000,00 per il torrente Montagna Russo e di € 15.000,00 per il torrente San Bartolo.
Foto NotiziarioIsoleolie.it