
Lipari, la Cassazione ha respinto il ricorso di un giovane accusato di furto di 104 mila euro e condannato
Lipari - La Cassazione ha respinto il ricorso del giovane isolano, condannato nei gradi di merito a tre anni e cinque mesi di reclusione per avere rubato, a Lipari, la somma di 104.000 euro all'imprenditore Antonino Palano ed alla figlia Viviana, alle cui dipendenze lavorava come commesso. L'ingente furto è stato reso possibile dalla grande fiducia che i Palano nutrivano nei confronti del giovane. Infatti i 4.000 euro (incassi lordi di alcune giornate di lavoro) sono stati sottratti dalla borsetta della signorina Viviana, in bottega; i 100.000 da un armadio sito nella soprastante abitazione di lei, ove erano custoditi.
La prova del reato è stata acquisita anche mediante l'installazione di una telecamera occulta. L'ingente somma, trovata e sequestrata dagli inquirenti, sarà restituita. Nei gradi di merito, l'imputato è stato difeso dagli avvocati Francesco Rizzo e Annarita Gugliotta; in Cassazione, dagli avvocati Massimo Marchese e Salvatore Silvestro. Difensore delle parti civili è stato, in tutti i gradi, l'avvocato Ettore Cappuccio.