Il principe dell'arte Alessandro Jacopo
Il principe dell'arte. Alessandro Jacopo
di Leonardo Dini
Ieri a Roma nella storica chiesa Gesuita di S. Ignazio, storicamente legata alle memorie di casa Ludovisi si sono svolte all'altare maggiore le esequie solenni di Sua Altezza Serenissima il principe Don Alessandro Jacopo, duca Altemps.
La celebrazione si è svolta in forma solenne ma contraddistinta da quella sobrietà e finezza artistica appunto che erano tratto essenziale della personalità di Boncompagni, il principe dell'arte si dovrebbe definire in riconoscimento del suo costante impegno per la promozione della cultura, degno erede nella cultura come nelle tradizioni storiche dei due Papi suoi avi Gregorio XIII Boncompagni da Bologna e Papa Ludovisi Gregorio XV entrambi traevano il nome da San Gregorio Magno storica figura medioevale.
Alessandro discendeva anche in linea femminile materna dagli Altemps del celebre cardinale tedesco arrivati sino a oggi casata illustre quanto i Boncompagni.
La Gallerja la sua galleria d'arte nel centro di Roma era punto di riferimento di eccellenza per l'arte contemporanea italiana e internazionale.
Alla cerimonia di oggi era presente una vasta rappresentanza del patriziato romano e soprattutto del ceto storico dei principi e duchi romani con molti capi di casa e casate come i Giovanelli Marconi presenti con la famiglia al completo, Guglielmo e consorte ed Elettra.
Tra i presenti anche l'Ambasciatore Zanardi Landi ex Consigliere diplomatico della presidenza della repubblica: Boncompagni era infatti anche ministro consigliere dell'ambasciata dell'Ordine di Malta presso la Santa Sede e Cavaliere dell"Ordine di Malta.
Nella omelia il cardinale che celebrava la messa ha ricordato le tante virtù umane e intellettuali del Principe.
L'omelia ha anche ricordato il messaggio universale della speranza Cristiana.
Nella cerimonia alla base del feretro scortato dai valletti in polpe e dal maggiordomo della casata, erano state poste due pergamene con i titoli e l'elogio del principe.
Tutto avveniva secondo la tradizione storica del casato.
A lato dell'altare un dipinto antico rinascimentale una Madonna con Bambino probabilmente dalla galleria d'arte familiare.
Nella prima fila la consorte di Don Alessandro la contessa Carolina Metelli da Faenza, i due figli in giovanissima età, privati del padre prematuramente, i componenti del casato Boncompagni fra cui il fratello del principe.
Al termine della cerimonia accompagnata da canti e musiche liturgiche un secondo e corale saluto al principe ha avuto luogo nella piazza S.Ignazio dove il Principe è stato salutato in un luogo circondato da palazzi e chiese di architettura storica: in Sant'Ignazio esiste la Cappella Ludovisi con lo stemma Boncompagni Ludovisi e il monumento dell'avo Papa Gregorio XV e del cardinale Ludovico Ludovisi. I Boncompagni supportarono la costruzione della chiesa di S.Ignazio e ne sono storicamente i patroni.
oggi si è concluso un capitolo positivo e costruttivo della storia dei Boncompagni:un capitolo di storia della Nobiltà Romana e italiana ma la tradizione Boncompagni proseguirà nei figli ed eredi di Alessandro eredi della sua Storia e della sua intelligenza per l'arte.