Da Messina in linea Carlo D'Arrigo Gemelle Kessler

di Carlo D'Arrigo*

Gemelle Kessler, un fenomeno irripetibile

E infatti non abbiamo più visto una coppia di show girls con le stesse performance. Eleganti e mai volgari, si fanno largo tra la conduzione del Quartetto Cetra e l’orchestra del maestro Gorni Kramer. E’ la Rai del dopo guerra, degli anni della rivincita e della nascita della nuova Italia dopo il buio della guerra. Sono gli anni ’60 e gli Italiani sognano davanti alla televisione nata appena sei anni prima ma diffusasi su tutto lo stivale dall’inizio degli anni ’60. Le Gemelle Kessler rappresentano il sogno irraggiungibile dello spettatore catodico. C’era solo il primo Canale tv, il secondo si diffonderà a fine 1962, e chi aveva la fortuna di vedere o, addirittura, avere la televisione in casa, non aveva da scegliere. 

Accendere o spegnere la Tv e, se l’accendevi dopo le 21 le Kessler erano li in tutto il loro splendore. Ho vissuto quei tempi e li rivedo con l’emozione e la gioia che mi fa ricordare il benessere pacato e l’allegria del vivere con poco. Non c’erano altri divertimenti, le discoteche erano sul nascere e il sabato sera si restava in casa. I soldi erano contati e ogni trasgressione andava regolamentata con attenzione. La Tv era tutto, o quasi. 

Le Kessler iniziano a recitare in Germania recitando opere impegnate di Brecket e in diverse commedie musicali, ma è nel 1962, in Italia, che la loro carriera prende il volo. È col programma Giardino d’Inverno, con la regia del mitico Antonello Falqui, che nasce il tele-varietà, il cafè-concerto della tv e le Kessler sono li a firmare le immagini con le lunghe gambe rigorosamente coperte da calze scure che non lasciano spazio a pensieri peccaminosi. 

“Studio Uno” le consacra come prime ballerine televisive. Si aspetta il sabato sera, e il piccolo schermo in bianco e nero con il “Da-da-un-pa” e “La notte è piccola per Noi” consacra le Kessler da soubrette a icone, valorizzando le semplici scenografie del varietà degli anni Sessanta in un exploit di gesta, balli, canti e allegria. L’apice del successo arriva negli anni settanta con una televisione che si fa più grande e che affronta sfide e confronti. 

Nel 1974 le Kessler partecipano a Milleluci, il varietà che segna il massimo del tele-varietà con la simultanea interpretazione di Mina e di Raffaella Carrà. Le Gemella Kessler hanno recitato, ballato e cantato insieme e sono volate via insieme. Un mestiere pubblico e una vita privata singolare ma invidiata da tanti osservatori che l’hanno vista e commentata. Delle Gemelle Kessler rimarrà il mito della loro immagine anche, e soprattutto, perché legata agli anni ‘60 uno scorcio di vita italiana fantastico e ricordato oggi da emozione da chi l’ha vissuto.

*Già Docente Universitario di Messina 

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