'Cutra eoliana' di Salvatore Leone
"Cutra eoliana"
di Salvatore Leone
Una tipica "cutra" ha colpito le Eolie, dove anche le coperte diventano corte secondo da dove si tirano. Si parte da Canneto. Una frazione divisa in due. La Canneto ex nova e la vecchia. I riferimenti sono la ex Unci per la ex nova e la Calandra per la vecchia sempre vecchia. Chissà da dove arriva questa “cutra”. Eppure la ex nova stava diventando un sogno, invece è già a pezzi. Un lungo mare entrato nel sogno per essere oggi “cutra”. Una realtà quotidina vissuta da chi vive il lungo mare solo di nome. Fortunatamente al centro esiste e resiste una signora Piazza con il buon padre Alex che divide i due fronti. All’inizio del vecchio-vecchio con il bar Miramare, il primo locale di Canneto che da ricovero dei cannetari&altri é diventato ricovero per tutto. Fin troppo. Sempre per mano di chi ha deciso di disporre il sequestro senza alcun provvedimento successivo. Chissà per quanti anni ancora dovrà essere tenuto in vita tale opera sempre-chiusa, senza una scelta adeguata. Lo spazio in larghezza ed in lunghezza di queta zona vecchia vive d'abbondanza con l'ospitalità anche per i giochi dei bambini. Manca una scelta adeguata per un decoro che non esiste. Si mantengono solo le rovine per testimoniare come venivano realizzate le opere pubbliche, modellate dal mare. Il resto è la fine e l'inizio di una organizzata improvvisazione. Tutti e come quei bambini che si rincorrono una palla sul marciapiede. Nessuno pensa di realizzare quello che si potrebbe realizzare per la gioia di tutti. Grandi e piccoli. Purtroppo la politica è attenta solo ad investire. Rompere quello che c’è di buono per realizzare altro al meno peggio. Ma il rovinato non si tocca. Chissà perché. Il principio della politica è anche questo, il resto è la fine della prima parte.